Imprese, 31mila in più nel trimestre ma aumentano anche le chiusure

Imprese, 31mila in più nel trimestre ma aumentano anche le chiusure
In Italia, tra aprile e giugno, sono nate 1000 imprese al giorno mentre 670 chiudevano i battenti. Alberghi e ristoranti, commercio e agricoltura i settori che sono cresciuti di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
In Italia, tra aprile e giugno, sono nate 1000 imprese al giorno mentre 670 chiudevano i battenti. Alberghi e ristoranti, commercio e agricoltura i settori che sono cresciuti di più in valore assoluto nel trimestre. Attività professionali, servizi alle imprese, sanità e, di nuovo, il settore del turismo e dell’ospitalità quelli che hanno mostrato la dinamica più brillante in termini percentuali.E’ quanto emerge, in sintesi, dai dati diffusi da Unioncamere-Infocamere sulla natalità e mortalità delle imprese italiane nel secondo trimestre 2018.


Anche se positivo, il dato del secondo trimestre di quest’anno segna un rallentamento rispetto al 2017.Il saldo attivo di 31.118 imprese è inferiore di quasi 5mila unità rispetto a un anno fa, quando la crescita fu pari a 35.803 unità, e riporta le lancette della natimortalità imprenditoriale al livello del 2012 (+31.565).
Determinante, in questo trimestre, è stato l’andamento delle chiusure (4mila in più dello stesso periodo 2017), mentre le iscrizioni si sono mantenute in linea con quanto registrato lo scorso anno. Del tutto simile (iscrizioni stabili, cessazioni in ripresa) la dinamica del saldo delle imprese artigiane. Le 2.411 imprese in più alla fine del II trimestre equivalgono ad una contrazione del saldo pari a circa un quarto rispetto allo stesso trimestre del 2017, quando fu di 3.166 unità.


 “Nonostante le incertezze legate al rallentamento dell’economia - ha sottolineato il presidente di Unioncamere Carlo Sangalli - gli italiani continuano a scegliere di fare impresa. Ma registriamo che un numero crescente di imprenditori è costretto a chiudere i battenti. Un'ampia diffusione del digitale all’interno dei processi aziendali come nel rapporto con la Pa è vitale per rendere le imprese più forti e competitive. Anche su questo tema – prosegue Sangalli - le Camere di commercio stanno dando un importante contributo attraverso la diffusione del linguaggio 4.0 nel tessuto produttivo e l’uso di piattaforme e servizi telematici che il sistema camerale mette a disposizione della collettività”. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino