NEW YORK - Una mossa senza precedenti. Contro il rischio di una nuova Grande Depressione, la Fed scende in guerra e sfodera il suo arsenale: si impegna ad acquisti senza limiti di...
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L'azione imponente della Fed però non basta ai mercati, delusi dai ritardi nell'approvazione del maxi piano di stimoli da 2.000 miliardi di dollari dell'amministrazione Trump. Le borse europee chiudono tutte in calo. Parigi cede il 3,32%, Francoforte il 2,10%. Piazza Affari limita le perdite all'1,09% nonostante il tonfo di Cnh, che perde il 15% con l'uscita a sorpresa dell'amministratore delegato e del chief financial officer. In controtendenza invece Diasorin: sale del 4,7% sulla scia del test sul Covid-19. Stabile a 196 lo spread. Pesante anche Wall Street, dove il Dow Jones e lo S&P 500 bruciano tutti i guadagni accumulati dall'elezione di Trump e chiudono in calo. Il Dow Jones perde il 3,12%. Il Nasdaq arretra dello 0,27% e lo S&P 500 del 3,00%. La flessione dei listini americani penalizza Apple, che vede scendere la sua capitalizzazione di mercato sotto i 1.000 miliardi di dollari. Avanza invece Amazon in parte anche grazie all'impegno ribadito da Jeff Bezos di assumere 100.000 persone, soprattutto fra i camerieri senza lavoro. A pesare su Wall Street è l'impasse in Congresso sugli stimoli all'economia: per due volte il piano non passa in Senato fra l'opposizione dei democratici. Mentre le trattative dietro le quinte proseguono a caccia di un accordo bipartisan, lo stop preoccupa Wall Street che vede la politica intralciare il «salvataggio» dell'economia americana in un momento in cui i tempi stringono e la situazione peggiora sotto gli occhi di tutti.
Le previsioni di Morgan Stanley non lasciano adito a dubbi: nel secondo trimestre il pil americano si contrarrà del 30%, con una disoccupazione che schizzerà al 12,8% e i vitali consumi - motore dell'AZienda America di cui rappresentano il 70% - crolleranno del 31%.
Il Gazzettino