Il Fondo monetario: crisi peggio che nel 2008. E la Fed acquista bond senza limiti

Lunedì 23 Marzo 2020
Il Fondo monetario: crisi peggio che nel 2008. E la Fed acquista bond senza limiti
NEW YORK - Una mossa senza precedenti. Contro il rischio di una nuova Grande Depressione, la Fed scende in guerra e sfodera il suo arsenale: si impegna ad acquisti senza limiti di Treasury e di titoli legati ai mutui, spingendosi per la prima volta nei suoi 106 di storia a offrire sostegno diretto alle aziende, alle famiglie e alle municipalità. Misure necessarie per far fronte all'emergenza straordinaria del coronavirus che - avverte il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale - farà sprofondare quest'anno l'economia globale in una recessione forse peggiore di quella del 2008.

L'azione imponente della Fed però non basta ai mercati, delusi dai ritardi nell'approvazione del maxi piano di stimoli da 2.000 miliardi di dollari dell'amministrazione Trump. Le borse europee chiudono tutte in calo. Parigi cede il 3,32%, Francoforte il 2,10%. Piazza Affari limita le perdite all'1,09% nonostante il tonfo di Cnh, che perde il 15% con l'uscita a sorpresa dell'amministratore delegato e del chief financial officer. In controtendenza invece Diasorin: sale del 4,7% sulla scia del test sul Covid-19. Stabile a 196 lo spread. Pesante anche Wall Street, dove il Dow Jones e lo S&P 500 bruciano tutti i guadagni accumulati dall'elezione di Trump e chiudono in calo. Il Dow Jones perde il 3,12%. Il Nasdaq arretra dello 0,27% e lo S&P 500 del 3,00%. La flessione dei listini americani penalizza Apple, che vede scendere la sua capitalizzazione di mercato sotto i 1.000 miliardi di dollari. Avanza invece Amazon in parte anche grazie all'impegno ribadito da Jeff Bezos di assumere 100.000 persone, soprattutto fra i camerieri senza lavoro. A pesare su Wall Street è l'impasse in Congresso sugli stimoli all'economia: per due volte il piano non passa in Senato fra l'opposizione dei democratici. Mentre le trattative dietro le quinte proseguono a caccia di un accordo bipartisan, lo stop preoccupa Wall Street che vede la politica intralciare il «salvataggio» dell'economia americana in un momento in cui i tempi stringono e la situazione peggiora sotto gli occhi di tutti.

Le previsioni di Morgan Stanley non lasciano adito a dubbi: nel secondo trimestre il pil americano si contrarrà del 30%, con una disoccupazione che schizzerà al 12,8% e i vitali consumi - motore dell'AZienda America di cui rappresentano il 70% - crolleranno del 31%.
Di fronte a questo quadro molti osservatori ritengono che parlare di soli stimoli all'economia è riduttivo e inadeguato: bisogna avere il coraggio di pronunciare l'odiata parola 'bailout' per tutti i comparti economici. E questo anche perché il governo americano si riserva anche il diritto di rilevare quote nelle aziende, anche nelle compagnie aeree ritenute un settore strategico. In mancanza di un accordo in Congresso è la Fed a scendere in campo e prendere per mano e soccorrere l'economia. «Stiamo usando la nostra autorità per offrire sostegno al flusso di credito a famiglie e a imprese», si legge in una nota della banca centrale, che lancia così la sua versione del 'whatever it takes'. E la Fed accompagna le parole con i fatti: oltre agli acquisti illimitati di Treasury rilancia la Term Asset-Backed Lending Facility per espandere il credito a famiglie e imprese, e si impegna a creare il «Main Street Business Lending Program» per dare risorse alle pmi. Molti non escludono che la Fed, se costretta, possa alla fine ricorrere all'helicopter money, ipotesi che riscuoterebbe l'approvazione dell'amministrazione Trump. Azioni straordinarie per far fronte a un'emergenza eccezionale. Per il 2020, dice Kristalina Georgieva, il Fondo si attende una recessione «ma ci aspettiamo la ripresa nel 2021». «L'impatto economico» del coronavirus «è e sarà severo - aggiunge -, ma prima si ferma il virus, più veloce e forte sarà la ripresa.
Ultimo aggiornamento: 22:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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