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Libretti postali, buoni fruttiferi o conto deposito? Vediamo quali differenze ci sono tra gli strumenti a disposizione per le famiglie per parcheggiare la liquidità senza il minimo rischio. Strumenti quindi che non temono nemmeno i rischi di una crisi bancaria.
Bonus famiglia, come funziona? Sconti in bolletta, Iva al 5% e prezzi più bassi per chi consuma meno
I LIBRETTI POSTALI
Rappresentano dei depositi la cui emissione compete esclusivamente a Cassa Depositi e Prestiti. E dunque godoono della garanzia totale (100%) dello Stato sul capitale sottoscritto. Si possono sottoscriverla con un accantonamento minimo di 1.000 euro. E per chi apporta nuova liquidità con l’offerta Supersmart Premium 300 giorni (dedicata ai titolari del Libretto Smart, attivabile dal 21 marzo ed entro l’8 maggio 2023) si può ottenre un tasso del 3,00% annuo lordo a scadenza. Con l’offerta Supersmart 180 giorni, si ottiene invece l’1,5% per 180 giorni. Questo vuol dire che 10.000 euro depositati fruttano 182,43 euro netti nel caso della Supersmart 300. Si può contare invece su un interesse netto di 54,74 euro nel caso della Supersmart 180.
I BUONI FRUTTIFERI
I Buoni fruttiferi postali non hanno costi di sottoscrizione e rimborso, salvo gli oneri fiscali.
I CONTI DEPOSITO
Per loro natura, invece, i conti deposito rendono indispensabile l’apertura di un conto corrente verso il quale effettuare bonifici. Ci deversi conti disponibili con offerte che variano a seconda del vincolo sulla disponibilità della liquidità. Per esempio, 10.000 euro vincolati per 12 mesi possono rendere 244,87 euro con Smart Bank (3,3% lordo). 239,65 euro con Twist Time Deposit (3,5% lordo), 230 con Ibonline (3,1%) o con Igea Digital Bank. Con il vincolo a 36 mesi, invece, il conto più conveniente è quello di Banca Aidexa, con oltre 939 euro di interessi lordi paril al 4,5%, seguito a ruota da Vivi Banca che ha un tasso del 4,15% per più di 862 euro all’anno di interessi.
LE GARANZIE
Va ricordato che il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fidt) funge da scudo ad un’eventuale crisi delle banche per quel che concerne la sicurezza dei risparmi presenti oltre che sui conti corrente e sui conti deposito, anche sul libretto di Poste Italiane, sulle carte prepagate e in buoni fruttiferi postali. Tale garanzia non è senza limite di importo ma preserva solo i depositi di ciascun depositante fino a 100.000.
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