Conti deposito, libretti postali o buoni fruttiferi? Ecco dove mettere al sicuro i risparmi (con garanzie e rendimenti)

Vediamo tutti gli strumenti quindi che non temono nemmeno i rischi di una crisi bancaria

Lunedì 27 Marzo 2023 di Roberta Amoruso
Conti deposito, libretti postali o buoni fruttiferi? Ecco dove mettere al sicuro i risparmi ( con garanzie e rendimenti)

Libretti postali, buoni fruttiferi o conto deposito? Vediamo quali differenze ci sono tra gli strumenti a disposizione per le famiglie per parcheggiare la liquidità senza il minimo rischio.

Strumenti quindi che non temono nemmeno i rischi di una crisi bancaria.

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I LIBRETTI POSTALI

Rappresentano dei depositi la cui emissione compete esclusivamente a Cassa Depositi e Prestiti. E dunque godoono della garanzia totale (100%) dello Stato sul capitale sottoscritto. Si possono sottoscriverla con un accantonamento minimo di 1.000 euro. E per chi apporta nuova liquidità con l’offerta Supersmart Premium 300 giorni (dedicata ai titolari del Libretto Smart, attivabile dal 21 marzo ed entro l’8 maggio 2023) si può ottenre un tasso del 3,00% annuo lordo a scadenza. Con l’offerta Supersmart 180 giorni, si ottiene invece l’1,5% per 180 giorni. Questo vuol dire che 10.000 euro depositati fruttano 182,43 euro netti nel caso della Supersmart 300. Si può contare invece su un interesse netto di 54,74 euro nel caso della Supersmart 180.

 

I BUONI FRUTTIFERI

I Buoni fruttiferi postali non hanno costi di sottoscrizione e rimborso, salvo gli oneri fiscali. Si può richiedere in qualsiasi momento il rimborso del capitale investito entro il termine di prescrizione, con il vantaggio di una tassazione agevolata al 12,50%. Inoltre, i Buoni fruttiferi postali sono esenti da imposta di successione. La garanzia del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, oltre ai libretti postali, salvaguarda anche i risparmi in buoni fruttiferi, così come i certificati di deposito, gli assegni circolari, il conto corrente bancario e il conto deposito. Stiamo parlando insomma di una garanzia ad ampio raggio d’azione che finisce per tutelare a 360 gradi i risparmiatori e le somme da questi messe da parte nel corso del tempo. Dunque, qualora si presentasse la possibilità di fallimento di qualche banca, almeno questi risparmi non sarebbero a rischio. Quanto rende? Un Buono 3x2 della durata massima di 6 anni, con interessi riconosciuti ogni 3 anni, a partire dal compimento del primo triennio dalla sottoscrizione ha un valore di rimborso netto a scadenza di 11.103,92 euro. Invece un BFP 4 Anni Risparmio Sempliceprevede un investimento a 4 anni con sottoscrizioni periodiche e automatiche. Il valore di rimborso netto premiale a scadenza esclusivamente al raggiungimento di 24 sottoscrizioni periodiche è di 10.908,36 euro. Il Buono Rinnova, invece, della durata massima di 6 anni e interessi riconosciuti ogni 3 anni, è dedicato a chi rinnova Buoni giunti a scadenza. Il valore di rimborso in questo caso è di 11.851,04 euro.

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I CONTI DEPOSITO

Per loro natura, invece, i conti deposito rendono indispensabile l’apertura di un conto corrente verso il quale effettuare bonifici. Ci deversi conti disponibili con offerte che variano a seconda del vincolo sulla disponibilità della liquidità. Per esempio, 10.000 euro vincolati per 12 mesi possono rendere 244,87 euro con Smart Bank (3,3% lordo). 239,65 euro con Twist Time Deposit (3,5% lordo), 230 con Ibonline (3,1%) o con Igea Digital Bank. Con il vincolo a 36 mesi, invece, il conto più conveniente è quello di Banca Aidexa, con oltre 939 euro di interessi lordi paril al 4,5%, seguito a ruota da Vivi Banca che ha un tasso del 4,15% per più di 862 euro all’anno di interessi.

 

LE GARANZIE

Va ricordato che il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fidt) funge da scudo ad un’eventuale crisi delle banche per quel che concerne la sicurezza dei risparmi presenti oltre che sui conti corrente e sui conti deposito, anche sul libretto di Poste Italiane, sulle carte prepagate e in buoni fruttiferi postali. Tale garanzia non è senza limite di importo ma preserva solo i depositi di ciascun depositante fino a 100.000.

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