Volano le vendite di mobili per uffici e cucine Ikea al primo posto per fatturato

Volano le vendite di mobili per uffici e cucine Ikea al primo posto per fatturato
Nel 2017 le imprese operanti nella filiera del legno e dell'arredo hanno generato un fatturato aggregato pari a 21,8 miliardi di euro (+4,4% rispetto al 2016), di cui circa un...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nel 2017 le imprese operanti nella filiera del legno e dell'arredo hanno generato un fatturato aggregato pari a 21,8 miliardi di euro (+4,4% rispetto al 2016), di cui circa un terzo (9 miliardi) proveniente da vendite realizzate all'estero. Lo rileva l'Ufficio Studi Mediobanca nel presentare la seconda edizione del Focus Aziende Legno-Arredo che prende in esame le 330 aziende operanti nel legno-arredo con fatturato superiore a 16 milioni di euro e che rappresentano il 53% del sistema italiano e il 63% dell'export monitorato da FederLegnoArredo.

Nello stesso anno, il fatturato delle sole aziende produttive ha toccato quota 16,5 miliardi di euro, segnando un progresso del 5% sul 2016. In questo caso il peso dell'export è pari a poco più della metà del giro d'affari complessivo (51,5%, 8,5 miliardi di euro).
Per quanto riguarda i comparti, a crescere maggiormente nel 2017 sono stati i produttori di mobilio per ufficio e spazi pubblici (+8,7% nelle vendite), seguiti dai produttori di cucine (+7%) e da quelli di legno e derivati (+6,8%).  Meno dinamici, invece, i mercati dell'illuminazione (+0,9%) e delle poltrone e dei divani (+0,8%). Nonostante l'export rappresenti un'importante voce per tutti gli operatori, nel 2017 i maggiori incrementi di vendite sono stati realizzati sul mercato interno. Fa eccezione l'altro mobilio domestico diverso dalle cucine, comparto che ha nell'esportazione il suo punto forte.
Le 330 imprese occupano circa 82.000 dipendenti, in aumento del 6,5% rispetto al 2013. Dieci di queste danno lavoro al 30% circa (24.000 dipendenti) del numero complessivo di occupati. I principali incrementi si devono alle imprese commerciali (+16,8%), mentre, nell'ambito delle produttive, i settori più dinamici sono stati quelli dell'altro mobilio domestico (+15,6%) e degli uffici e spazi pubblici (+12%). In calo gli imbottiti (-4,7%) e l'illuminazione (-7%). L'88% delle aziende ha chiuso i conti in utile.
 Dal punto di vista finanziario le imprese del settore possono vantare una buona solidità: negli ultimi cinque anni, infatti, l'incidenza del debito finanziario sui mezzi propri è passato dall'80,3% del 2013 al 54,5% del 2017. Contemporaneamente è cresciuta anche la liquidità rapportata al debito finanziario (dal 31% al 50,6%). Chiude il quadro un'elevata affidabilità creditizia, confermata dai punteggi di credit scoring che nel 2017 includevano il 71,9% delle aziende produttive nella classe investment grade.

Ikea si conferma la regina delle vendite di mobili in Italia con 1,8 miliardi di ricavi nel 2017 (+1,3% sul 2016), seguita da Edil Tre Costruzioni (Mondo Convenienza) con 1,1 miliardi (+5,8%). A completare il podio,

c'è il gruppo Saviola a 600 milioni di euro (+10,4%), operativo nella lavorazione del legno, tallonato dalla Inca Properties (Friul Intagli), che fattura mezzo miliardo di euro (+8,1%), e dalla Natuzzi (400 milioni, -1,9%) del comparto poltrone e divani. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino