La Cina affossa le Borse mondiali: Wall Street in ribasso perde l'1,58%

La Cina affossa le Borse mondiali: Wall Street in ribasso perde l'1,58%
Sulla scia del tonfo che ha colpito i listini asiatici crollano le borse mondiali con Wall Street che registra la peggiore apertura dal 1932. In listini europei vivono...

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Sulla scia del tonfo che ha colpito i listini asiatici crollano le borse mondiali con Wall Street che registra la peggiore apertura dal 1932. In listini europei vivono la peggior giornata inaugurale dell'anno della storia. La chiusura anticipata delle Borse cinesi di Shanghai e Shenzen quando perdevano oltre il 7% ha innescato le vendite anche in Europa. A Milano il Ftse Mib è sceso del 3,20% e il Ftse All Share del 3,01%.


Il Dax30 a Francoforte chiude ancora più indietro (-4,28%), il Cac40 a Parigi ha perso il 2,47% e il Ftse100 a Londra il 2,39%. A Piazza Affari, tra i titoli a maggiore capitalizzazione, le vendite hanno interessato tutti i settori, a partire da lusso, auto e risparmio gestito. Ferrari, nel giorno del suo debutto, alla fine ha chiuso in terreno positivo (+0,53%).

Una giornata davvero nera e di violente vendite su tutte le Borse europee: l'indice Stoxx 600, che fotografa l'andamento dei principali titoli quotati sui listini del Vecchio continente, ha ceduto il 2,68%, che equivale a 264 miliardi di euro bruciati in una seduta.

Sul fronte dei cambi, la moneta unica passa di mano a 1,0790 dollari (1,093 in avvio e 1,0855 giovedì scorso), e 128,83 yen (130,05 e 130,59), quando il biglietto verde vale 119,37 yen (118,85 e 120,27). Il Wti, infine, è scambiato a 36,77 dollari al barile (-0,73%).


A indebolire le piazze asiatiche sono stati in particolare il dato sull'indice manifatturiero di dicembre, sceso per il quinto mese consecutivo, e il timore per nuove misure di regolamentazione dei mercati finanziari da parte di Pechino. Le preoccupazioni per l'economia cinese, unite alle tensioni internazionali legate alla situazione in Medio Oriente, sono state la miscela esplosiva che ha fatto avviare l'anno in forte calo per tutto il Vecchio Continente. Non c'è stato settore che è riuscito a salvarsi dalle vendite di questo lunedì nero.
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Il Gazzettino