Maggiorenni senza un euro in tasca, il bonus cultura da 500 euro non arriva. Anzi, rischia anche di perdere i pezzi riducendosi a 300 euro. Il sistema online 18app, nato nel 2016...
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Con 18app è infatti possibile acquistare libri, in formato cartaceo e digital, biglietti per il teatro, il cinema o la musica dal vivo, musei, mostre monumenti, parchi archeologici e naturali, corsi di musica, danza e teatro, la musica registrata e i prodotti dell’editoria audiovisiva. Fino al 2019 il sistema ha funzionato, con 240 milioni di euro di finanziamento l’anno, nonostante qualche falla nella sicurezza: c’era infatti chi vendeva i voucher per farsi ripagare in soldi contanti mentre per i commercianti accreditati non sempre era semplice ritirare i pagamenti.
Comunque tra i giovani il bonus ha riscosso un alto gradimento: l’85% degli aventi diritto lo ha utilizzato e nel 70% dei casi, con quei soldi, venivano acquistati i libri per lo più in formato cartaceo. Poi, a seguire, la spesa andava su concerti, musica e cinema, teatro e danza. In tutto gli esercenti accreditati sono, ancora oggi, oltre 15 mila. Non tutti ne hanno beneficiato, si tratta di un contributo a cui accedere volontariamente: se ne fa richiesta insieme ai genitori e poi, con l’identità digitale, si utilizza accedendo alla 18app. Tutto avviene online: si tratta della modalità più comoda, probabilmente, visto che interessa ragazzi nati a cavallo del 2000, ed è proprio online che parte ora il tam tam per chiedere i decreti attuati al Ministero dei beni culturali. Sui gruppi social, creati appositamente per scambiarsi informazioni sul bonus, si chiede di rendere operativa la card per i nati nel 2001: mezzo milione di ragazzi che sono già diventati maggiorenni durante lo scorso anno.
IL TAM TAM
«Chiediamo l’attivazione immediata del bonus per i nati nel 2001 - spiega Gabriele Toccafondi di Italia Viva - i maggiorenni del 2019 stanno ancora aspettando. Per quanto riguarda invece i maggiorenni del 2020, manca ancora una parte di fondi: per arrivare alla copertura completa, i 240 milioni stanziati in passato, proponiamo di usare gli avanzi degli scorsi anni». Ad oggi infatti il bonus cultura è stato confermato per il 2020, prevedendo anche la possibilità di usarlo per acquistare gli abbonamenti ai quotidiani cartacei o online, ma dispone di soli 160 milioni di euro. Si tratta di un terzo in meno rispetto al 2019 e, quindi, si passa dai 500 euro a ragazzo agli attuali 350 euro. L’idea è quella di usare quel 15% che ogni anno non viene sfruttato per coprire quella parte che oggi manca.
Ma il bonus potrebbe comunque ricevere modifiche in futuro: «In legge di bilancio il provvedimento è stato rifinanziato - spiega Manuel Tuzi del M5S, membro della VII commissione cultura, scienza e istruzione - perché comunque va a ridurre un costo che altrimenti graverebbe sulle famiglie. Ma non è risolutivo. Sarebbe opportuno unificare tutte le carte e tutti i progetti per i giovani. La 18app può essere un inizio ma presenta ancora delle criticità da risolvere: il voucher di spesa, ad esempio, rappresenta una modalità di pagamento che può creare difficoltà importanti per i commercianti. Va migliorata: è una misura che, se strutturata bene e con i giusti correttivi, può essere di aiuto alle famiglie». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino