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Assegno unico, aumenti e pagamenti in arrivo. La novità principale è che il sussidio diventa "proattivo": una facilitazione per i neo-genitori in caso di nascita di un nuovo figlio con una maggiorazione per i terzi nati. Gli aumenti dunque potrebbero essere duplici: oltre all'adeguamento che scatta in automatico per l'inflazione, nella manovra potrebbe infatti trovare posto un ulteriore bonus per alcune famiglie. Per quanto riguarda invece i pagamenti, gli accrediti dell'Inps arriveranno il 15, il 18 e il 19 settembre. Per i sussidi che hanno subito variazioni rispetto al mese precedente e quelli erogati per le nuove domande bisognerà attendere qualche giorno in più. Ecco tutte le novità.
Aumenti e secondo figlio
Nel caso di nascita del primo figlio o di integrazione del beneficio già percepito per altri figli a carico, da settembre 2023 Inps invierà comunicazioni email per invitare i neogenitori a presentare la domanda di Assegno unico e universale. La comunicazione sarà inoltrata tramite la Piattaforma di proattività, realizzata con i fondi del Pnrr, che riconosce la nascita di un figlio come evento abilitante per il diritto all’Assegno unico e universale. Per ricevere messaggi personalizzati dall’Istituto, gli utenti devono prestare il consenso, accedendo all’area MyINPS del portale e cliccando su “Vai ai tuoi consensi”. Nella sezione “Adesione ai servizi proattivi” è possibile prendere visione di tutte le informazioni sui servizi proattivi e aderire cliccando su “Acconsento”. La proattività verso i cittadini si colloca in un più ampio processo di semplificazione dell’attività amministrativa, finalizzato a rafforzare il rapporto di fiducia con gli utenti, tramite un approccio che anticipa e mira a soddisfare rapidamente le esigenze, prima che venga presentata una richiesta puntuale di prestazione.
I pagamenti
Il pagamento dell’assegno unico di settembre 2023 avverà dunque il 15, il 18 e il 19.
Requisiti
Chi lo riceve L'assegno è concesso su domanda e spetta dal settimo mese di gravidanza e fino ai 21 anni, mentre non ci sono limiti d’età per i figli con disabilità. Dallo scorso luglio sono state fornite date precise per il versamento per agevolare le famiglie che percepiscono la prestazione e rispondere alle esigenze di certezza dei tempi di erogazione. L’importo dell’assegno unico varia a seconda di : il valore Isee del nucleo familiare; il numero di figli a carico; eventuali maggiorazioni riconosciute. Per il 2023 l’importo base della prestazione per figlio senza alcuna maggiorazione va da un minimo di 54,10 euro, in assenza di Isee o con un valore pari o superiore a 43.240 euro, ad un massimo di 189,20 euro per Isee fino a 16.215 euro. Secondo gli ultimi dati dell'Inps l’importo medio per richiedente è stato di 251 euro, pari in media a 158 euro mensili per figlio.
Calcoli e importi
Il portale Money a fare i calcoli. L'impatto di una tale maggiorazione sarebbe notevole: basti pensare che oggi una famiglia con Isee inferiore a 16.215 euro e due figli di cui uno appena nato percepisce su quest’ultimo un importo mensile di 189,20 euro, maggiorato del 50%, più un incremento di 91,90 euro, a fronte di una cifra complessiva di 375 euro. Questo per i primi 12 mesi, dopodiché - venendo meno la maggiorazione del 50% - scende a 281,10 euro. Laddove la maggiorazione del 50% dovesse essere estesa anche alle famiglie con due figli a carico, questa gioverebbe di almeno 94,60 euro in più al mese (al netto di altre rivalutazioni) per ulteriori 24 mensilità, con un incremento complessivo di circa 2.270 euro.
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