Come affittare la seconda casa a chi è in difficoltà e avere contributi

Come affittare la seconda casa a chi è in difficoltà e avere contributi
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FRIULI VENEZIA GIULIA - Contributi economici ai cittadini che mettono a disposizione appartamenti, alloggi e case di proprietà a favore di famiglie in difficoltà. Il beneficio è per i proprietari di seconde case che sono sfitte da almeno due anni. 


Come fare la domanda 
Nell’ambito delle politiche abitative, la Regione Friuli Venezia Giulia ha emanato infatti il regolamento di esecuzione che disciplinare l’erogazione di incentivi per i privati che mettono a disposizione alloggi ai locatari meno abbienti. La domanda potrà essere presentata durante tutto l’anno rivolgendosi ai Comuni dove si trovano gli alloggi.

L'importo dei contributi 
Il regolamento prevede il riconoscimento di un contributo di 3.500 euro per alloggi locati con contratti (3+2) stipulati sulla base degli accordi territoriali di recente previsione, e di 2.500 euro per alloggi locati con contratti quadriennali (4+4).

Aiuti per chi deve sistemare casa
A questi importi possono essere aggiunti 2.500 euro nel caso in cui il proprietario debba intervenire sull’alloggio con interventi edilizi per renderlo affittabile. L’importo della maggiorazione non potrà comunque superare la spesa per il costo dei lavori sostenuta e rimasta effettivamente a carico del proprietario. 

Chi può chiedere l'alloggio in affitto
Il contributo sarà concesso dopo aver dimostrato, successivamente alla presentazione della domanda, un contratto di locazione con un locatario che la legge richiede sia meno abbiente, quindi in possesso di Isee non inferiore a 12.000 euro e non superiore a 20.000 euro.

La solvibilità dell’affittuario
«Il valore minimo di questa forbice è stato fissato in 12.000 euro - spiega l’assessore Catia Brinis del Comune di Cividale del Friuli che rende nota questa possibilità per i proprietari di case della cittadina - proprio per rassicurare il proprietario nella condizione di solvibilità dell’affittuario, visto che gli si chiede di dare in affitto a un canone non superiore al 25% del valore Isee posseduto dall’affittuario stesso».

I vincoli 

Tra i maggiori timori dei proprietari di seconde case ci sono la morosità del conduttore, anche incolpevole, e i possibili eventuali danni causati all’alloggio. Pena la decadenza dal contributo e la restituzione degli importi percepiti «ai proprietari saranno posti gli obblighi di non alienare l’alloggio e mantenere la destinazione locativa dello stesso per un periodo di cinque anni dalla data di stipula del primo contratto di locazione». Per informazioni rivolgersi agli uffici comunali del paese di residenza.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino