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Lorenzo Quinn torna in Italia e ci resta. L'artista famoso in tutto il mondo per la sua scultura figurativa, torna a far parlare di sé in Italia, suo paese natale. Dopo l'installazione delle grandi mani che uscivano dalla laguna per salvare Cà Sagredo a Venezia, il suo messaggio è diventato universale. Lo testimonia l'apprezzamento che si è creato attorno all'opera «Give» esposta l'estate scorsa nel Giardino di Boboli a Palazzo Pitti per le Gallerie degli Uffizi a Firenze e, in dicembre, davanti alla Cattedrale di Palermo. Come atto di sensibilità Lorenzo Quinn ha deciso di donare «Give» a Pietrasanta (Lucca) e le istituzioni del territorio hanno chiesto all'artista di esporla alla Versiliana grazie ad Halcyon Gallery. Quinn ha voluto rafforzare il legame con la Piccola Atene proponendo la contemporanea esposizione di «Gravity». Il tutto nella settimana che si è aperta idealmente con la presenza dell'artista sul red carpet del Festival di Cannes dove i protagonisti del mondo del cinema sfilano accanto alla sua installazione. L'inaugurazione della mostra con le opere «Give» e «Gravity» è avveuta al festival della Versiliana (dal 10 luglio al 31 agosto).
Mostra dedicata alla Divina Commedia il centro si anima con opere di 33 artisti
Il Parco della Versiliana è un'oasi naturalistica che si estende tra Marina di Pietrasanta e Forte dei Marmi. Il parco, autentico polmone verde del litorale versiliese, ha una superficie di circa 800 mila metri quadrati e le sue origini risalgono al periodo di formazione della pianura versiliese. Questa meravigliosa area, giunta a noi quasi intatta dopo tanti anni, rappresenta un ingente patrimonio forestale capace di offrire una straordinaria ricchezza dal punto di vista naturalistico ed ambientale. La mostra a cielo aperto, che orbita intorno alle opere «Give» e «Gravity», si terrà proprio in questo luogo che veicola i medesimi valori che guidano Lorenzo Quinn nella realizzazione dei suoi capolavori: natura e sostenibilità. «Give», già conosciuta e amata dal pubblico, porta anche nel nome il concetto di donare senza ricevere. L'ispirazione è maturata dal rapporto tra l'umanità, il mondo e in particolare la natura che ha sempre dato e continua a dare senza pretendere niente in cambio. «Volevo scolpire quello che da sempre viene considerata la parte più difficile del corpo umano: le mani. Le mani hanno un grande potere, il potere di amare, di odiare, di creare e di distruggere. Ma in un momento come quello attuale devono spingere tutti noi verso una riflessione che è appunto quella di dare senza attendersi niente in cambio».
La mano resta sempre al centro della sua opera, a simboleggiare la creatività, con una tecnica di scultura che va dai materiali nuovi a quelli sperimentali, come appunto nel caso di «Give» realizzata in resina e materiale riciclato a voler trasmettere un contenuto che si basa appunto sulla sostenibilità dell'ambiente. La mano di un uomo si unisce a quella di una donna per trasmettere il valore del dare, portatore di un messaggio di pace rivolto all'umanità e simboleggiato da una pianta di ulivo. Pace per una terra martoriata dalle carestie, messa a dura prova dagli effetti della pandemia e minacciata costantemente da tensioni sociali e venti di guerra. «Gravity» è una delle più famose opere di Lorenzo Quinn e rappresenta un uomo che sorregge una donna. È apparsa nel 2016 nella serie tv «Riviera» ed è stata esibita alla Milano Fashion Week del 2018 e alla Biennale di Venezia nel 2019.
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