È morto Philip Roth, uno degli scrittori più importanti ed influenti del ventesimo secolo che ha lasciato una traccia indelebile nella storia della letteratura...
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Nato in New Jersey nel 1933 in una famiglia della piccola borghesia ebraica, Philip Roth ha esplorato a fondo proprio quella sua storia familiare, la dimensione ebraica incastonata nell'America contemporanea. Ne ha sviscerato vezzi e miti in un viaggio profondo reso possibile da un realismo senza compromessi insieme con un registro comico che nella produzione di Roth diventa anche chiave letteraria. Fino ai temi 'difficilì e a tratti crudi: il desiderio, le ipocrisie, veicolati da una originalità che rende il suo racconto unico. Esordì nel 1959 con «Addio Columbus', poi il primo grande successo dieci anno dopo con 'Il lamento di Portnoy ', che oltre al successo e alla notorietà gli attribuì anche l'etichetta di scrittore 'scandalosò per come osò sfidare il pudore affrontando il tema del piacere con un registro tragicomico che consegna la figura di Alexander Portnoy all'Olimpo della creazione letteraria.
Con 'Pastorale Americana', del 1997, aprì un capitolo molto più esplicito nella sua osservazione politico-sociale, un lavoro che proseguì sulla stessa linea con 'Ho sposato un comunistà e 'La macchia umanà.
Il Gazzettino