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Lo chansonnier di Capri, Guido Lembo, fondatore della celebre taverna «Anema e Core» è morto oggi in una clinica di Castellammare di Stabia, dopo aver lottato a lungo contro una grave malattia, che ultimamente lo teneva lontano a lungo dall' isola. Aveva 75 anni. Caprese doc, figlio di un pescatore, aveva imparato dai fratelli a suonare la chitarra con la quale si accompagnava nell'esecuzione delle melodie classiche napoletane. A 18 anni, dopo aver studiato ragioneria, si trasferì a Londra per imparare l'inglese e lavorava alla cassa di una trattoria italiana. La sera, suonava. Accompagnato dal fratello, Bruno, si spostò in diverse capitali europee, continuando a fare esperienze musicali, fino al salto oltre Oceano, a Palm Beach, in Florida, quando aveva 20 anni. Tornò a Capri nel 1972 ed aprì insieme ai fratelli che lo avevano spinto a tornare, il suo primo locale 'È Guarracino, titolo di una celebre canzone. Era una tavernetta, dove si eseguiva musica napoletana antica.
Un locale subito apprezzato dai vacanzieri.
Il pubblico diventava protagonista dopo la mezzanotte, quando i tavoli del locale diventavano un palcoscenico per cantare e ballare in un' atmosfera di grande allegria. In una delle ultime apparizioni in pubblico, Guido Lembo era nella Piazzetta di Capri per celebrare la «liberazione» dal Covid dell'isola azzurra, dopo la campagna di vaccinazione. Chitarra in mano, aveva intonato, di fronte al presidente della Giunta regionale della Campania, De Luca, una strofa di «Malafemmena».
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