«Italo-egiziano e pure gay, pensa com'è contento Salvini», è uno dei commenti più in voga sui social dopo la vittoria di Mahmood al festival...
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L'artista nato e cresciuto alla periferia sud di Milano ha spiegato di non aver fatto alcuna dichiarazione ufficiale: «Ho solo rilasciato un’intervista a un sito gay oriented. Tutto qui», ha detto riferendosi a un'intervista comparsa su Gay.it dove tra le altre cose condannava la discriminazione dei gay in Egitto e si esprimeva sulla totale libertà di ognuno di uscire allo scoperto se, quando e come vuole: «Apprezzo molto gli artisti che hanno avuto il coraggio di dichiararsi in pubblico, ma non giudico minimamente chi ancora non ha avuto la forza. Penso ognuno debba dichiararsi quando meglio crede. Quando pensa che sia il momento più opportuno. Come tutti».
Sulla materia, insomma, Mahmood ha le idee chiare. E se anche pensa che il coming out di personaggi pubblici possa essere di aiuto e di esempio, parlando a Vanity Fair si spinge oltre: «Penso anche che sia sbagliato, in un certo senso, parlare di queste cose. Dichiarare “sono gay” non porta da nessuna parte, se non a far parlare di sé. Andare in tv da Barbara D’Urso per raccontare la propria omosessualità mi sembra imbarazzante: così si torna indietro di 50 anni».
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Il Gazzettino