Isaac Newton, record per Autografo: venduto all'asta per quasi 2 milioni di euro

Isaac Newton, record per Autografo: venduto all'asta per quasi 2 milioni di euro
È stato battuto a una cifra record il manoscritto di Isaac Newton. Ha quasi triplicato il prezzo finale uno dei più importanti documenti autografi della storia della...

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È stato battuto a una cifra record il manoscritto di Isaac Newton. Ha quasi triplicato il prezzo finale uno dei più importanti documenti autografi della storia della scienza, un foglio scritto su due lati con i testi per una progettata revisione dei «Principia» di Isaac Newton (1642-1727): all'asta da Christiès a Londra come uno dei top lot del catalogo della «Classic Week Exceptional Sale» è stato aggiudicato ad un collezionista per la somma record di 1.702.500 sterline (1.981.319 euro o 2.353.700 dollari). Partito da 600mila sterline, è un manoscritto inedito predisposto in vista della seconda edizione progettata e infine abbandonata dei «Philosophiae Naturalis Principia Mathematica» («I principi matematici della filosofia naturale», noto semplicemente come «Principi»). Il manoscritto del fisico, filosofo e matematico inglese Isaac Newton, padre della legge di gravitazione universale, comprende anche note aggiuntive del matematico e astronomo scozzese David Gregory (1659-1708). Il documento fu conservato nell'archivio di Gregory fino al 1860 e più recentemente ha fatto parte della collezione di Maurice Car. Il manoscritto autografo comprende una pagina e mezza con 39 righe di mano di Newton, accanto a 14 righe e due diagrammi di mano di Gregory. Le revisioni si riferiscono a sezioni chiave di ciascuno dei tre libri dei «Principia» (pubblicati nel 1687), sulla compressione dei liquidi, le orbite delle comete e il moto dei corpi in sezione conica eccentrica.

Isaac Newton, giovedì all'asta a Londra: “Principia”, l'inedito tra i più importanti documenti della scienza

Il testo fa parte di una serie di documenti suggeriti da una visita di Gregory a Newton a Cambridge il 4-10 maggio 1694. Durante la visita, i due illustri scienziati si impegnarono a lavorare alla seconda edizione dei «Principia»; un progetto che Newton aveva contemplato almeno dal 1691, quando ne discusse con Nicolas Fatio de Duillier. Gregory, che era stato nominato professore di astronomia a Oxford nel 1691, anche su raccomandazione di Newton, fu probabilmente il più importante tra i primi interpreti britannici dei «Principia»: aveva iniziato un'attenta lettura dell'opera pochi mesi dopo la sua pubblicazione e le sue note e commenti degli anni successivi sono custoditi nella biblioteca della Royal Society di Londra. Alla fine gli scambi di Newton con Gregory, inclusi i passaggi del manoscritto che andrà all'asta, rimasero inediti e non fu realizzata una seconda edizione fino all'edizione di Roger Cotes del 1713. I «Principia» spiegano le leggi fisiche universali di gravità e di movimento che stanno alla base dei fenomeni descritti dai predecessori di Newton Copernico, Galileo e Keplero. Thomas Venning, responsabile del Dipartimento Manoscritti e Libri Antixhi di Christiès a Londra, ha dichiarato: «I manoscritti scientifici autografi di Newton sono di grande rarità sul mercato. Nessun altro manoscritto autografo relativo ai 'Principià è stato offerto pubblicamente per oltre due decenni. È un enorme privilegio presentare questo lavoro ai collezionisti, consentendo uno sguardo nella mente di uno dei principali giganti nel campo della matematica e della scienza ed è incredibilmente eccitante sapere che questo foglio inedita era una volta nelle mani di Newton, documentando i suoi lavori per la sua seconda edizione dei Principia».

 

 

 

 

 

 

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Il Gazzettino