Mesi dopo aver minacciato una «vendetta fredda» contro l'ex produttore Harvey Weinstein, Uma Thurman esce allo scoperto: l'attrice di Pulp Fiction e dei due...
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Completa dell'accappatoio bianco «canonico» di tanti altri casi venuti in luce da quando, in ottobre, il New York Times e il New Yorker hanno messo Weinstein sotto inchiesta per decine di molestie e stupri, l'esperienza di Uma con il produttore ricalca un copione ormai tristemente noto in cui latrice coinvolge la sua ex agenzia CAA, «complice del comportamento predatorio di Weinstein». Nel 1994 al Savoy di Londra, poco dopo la «prima» di Pulp Fiction, Weinstein «mi sbattè sul letto. Cercò di spingersi dentro di me e di calarsi i pantaloni. Non mi violentò, ma era come se io fossi stata un animale che cercava di liberarsi», ha raccontato la diva. Sempre al Savoy, qualche giorno dopo, il secondo episodio. Dopo aver ricevuto un mazzo di «volgari» rose gialle e pressanti richieste delle assistenti del produttore di discutere con lui altri progetti, Uma era andata all'appuntamento accompagnata con una amica. L'attrice non ha memoria di quanto accaduto, ma l'amica, Ilona Herman, che l'aspettava nella lobby per quanto «sembrava un'eternità», ha raccontato che l'attrice uscì dall'ascensore «scarmigliata, sconvolta, con lo sguardo perso nel vuoto».
A casa, quando fu di nuovo in grado di parlare, disse che Weinstein «l'aveva minacciata di deragliare la sua carriera».
Il Gazzettino