«Presidente Conte, vuoi essere trasparente al 100 per cento? Allora portaci quella fattura...». È l'appellò che la Iena Antonino Monteleone rivolge...
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«Ci eravamo lasciati a ottobre con Conte che diceva che c'erano fatture separate, allora - racconta Monteleone all'AdnKronos - ci siamo rivolti al Garante della privacy chiedendo l'accesso agli atti, ma l'Autorità ci ha risposto a novembre con dieci pagine per motivare il diniego, motivazioni che il nostro avvocato ritiene paradossali.
«Il premier fa il 'furbò - aggiunge la Iena - perché dice che la fattura è del 2002, quando invece è stata emessa e pagata nel 2010 e lui deve conservarla per dieci anni. Questa reticenza per noi è sospetta, noi siamo qui e se Conte vuole la fattura può darcela. Sull'altro fronte, quello dell'autorità, il presidente Antonello Soro ci risponde: 'ci vediamo al Tar'. Hanno trasformato la fattura di un avvocato in segreto di Stato. Eppure si tratta di documenti emessi da un ente pubblico. Conte, vuoi essere trasparente al 100%? Allora portaci la fattura. Io sono convinto che il Tar, che si esprimerà a marzo, svelerà tutto, perché se dovesse darci torto, significherebbe stracciare via del tutto la normativa Foia (Freedom of information act del 2016, ndr)», conclude Monteleone. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino