OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Ricordare, per non sbagliare più. Il 27 gennaio è la Giornata della memoria. Un giorno importante, per non dimenticare le vittime della Shoah e quello hanno vissuto ormai oltre 70 anni fa. Il cinema ha prodotto tantissimi film sul tema. Ecco i cinque più significativi.
Schindler's list
Era il 1993 quando Steven Spielberg, considerato fino a quel momento un regista di intrattenimento, lasciò il pubblico a bocca aperta portando al cinema un film sulla shoah, ispirato al romanzo La lista di Schindler di Thomas Keneally, a sua volta basato sulla vera storia di Oskar Schindler. Girato quasi interamente in bianco e nero – fatta eccezione per quattro scene – Shindler’s list è considerato oggi uno dei capolavori del cinema americano, vincitore di 7 Oscar tra cui quello per il miglior film e la miglior regia. La storia, interpretata da Liam Neeson, Ben Kingsley e Ralph Fiennes, è quella dell’imprenditore tedesco Oskar Schindler, che mise in salvo 600 ebrei nella Polonia occupata dalla Germania nazista. Consigliato a chi cerca il grande spettacolo: quello delle immagini e quello delle emozioni.
La vita è bella
Vincitore di tre Premi Oscar (miglior film straniero, miglior attore protagonista e migliore colonna sonora), La vita è bella riportò nel 1997 il cinema italiano al centro dell’attenzione generale, lanciando la carriera internazionale di Roberto Benigni.
Train de vie - Un treno per vivere
Diretto nel 1998 da Radu Mihăileanu, Train de Vie è il racconto surreale e grottesco di uno squinternato convoglio carico di ebrei diretti in Palestina e in fuga dall’Europa dell’Est, metà dei quali sono travestiti da ufficiali nazisti per sfuggire a eventuali controlli lungo la strada. Tra realtà e fantasia, illusione e sogno, il film trabocca di ironia e umorismo yiddish, stoccate satiriche verso tedeschi, comunisti e la stessa comunità ebraica, procedendo con ritmo brillante verso un finale incredibile e scioccante. Scandito dalla colonna sonora di Goran Bregovic, osa un taglio da “favola nera” e colpisce dritto al cuore.
Il bambino con il pigiama a righe
Straziante al limite dell’insostenibilità, Il bambino con il pigiama a righe - diretto e sceneggiato nel 2008 da Mark Herman, che adatta l’omonimo romanzo di John Boyne - racconta l’olocausto dal punto di vista delle vittime più indifese: i bambini. Al centro della storia c’è Bruno, otto anni, figlio di un ufficiale nazista che durante la seconda guerra mondiale viene casualmente a contatto con un suo coetaneo, Shmuel, detenuto in un campo di concentramento e alla ricerca di suo padre. Un film che offre una luce di speranza – i bambini sono meglio degli adulti – senza rinunciare a spezzare il cuore al pubblico con la violenza più ingiusta, feroce e grande.
Freaks out
Fantastico e pirotecnico, adatto a bambini e adolescenti svezzati a supereroi, Freaks Out di Gabriele Mainetti – uscito nel 2021 - usa la chiave del fantastico per raccontare le conseguenze dell’olocausto sulla vita quotidiana degli ebrei nella Roma del 1943. I protagonisti sono quattro ragazzi emarginati, dotati di poteri magici che a stento riescono a controllare, e il loro amico, tutore e impresario Israel, un uomo ebreo improvvisamente catturato dai nazisti. Un film che racconta l’olocausto con un taglio originale, coraggioso e moderno, e un linguaggio adatto alla velocità della Generazione Z.
Il Gazzettino