OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
LE OPERE
Non c'è dubbio che il ritorno degli americani con i film spettacolari o quelli d'autore regalerà una vigilia di Mostra nuovamente elettrica. Anche il cinema italiano è chiamato a una prova di autorevolezza, con ben 5 film in Concorso e molte altre proposte sparse nelle varie sezioni del festival, comprese Sic e Giornate degli Autori.
Probabilmente il film più atteso è Dune, a firma di Denis Villeneuve, che già recentemente ha riportato sullo schermo il mondo di Blade runner, girandone il sequel. Qui invece si riparte da zero, dal romanzo omonimo di Frank Herbert, col quale si era già confrontato il grande David Lynch, pur nella sua opera alla fine più controversa. La storia si snoda sul pianeta Arrakis, altrimenti noto come Dune e si parla di una sostanza (la spezia) che allunga la vita. La nuova produzione cinematografica si ferma alla prima delle tre parti di cui si compone il romanzo. Restando nel campo degli agganci col passato ecco David Gordon Green che continua la sua esplorazione della saga di Halloween, iniziata nel lontano 1978 da John Carpenter, con Halloween Kills, dove Laurie continua a combattere la sua battaglia contro Michael Myers. Il film è anche l'occasione per la consegna del Leone alla carriera a Jamie Lee Curtis. Tra i filmoni, fin qui tutti fuori concorso, non manca la firma di Ridley Scott, che stavolta si cala nella Guerra dei Cent'anni, con un racconto epico sul potere degli uomini e il coraggio delle donne. Il titolo è The last duel, con Matt Damon, Adam Driver, Jodie Comer, Ben Affleck.
ROMANZI E NON SOLO
Arrivando al Concorso, si comincia con Pedro Almodóvar (Madres paralelas), quindi si è già a metà dell'opera. Il film narra la storia di due donne, che si conoscono nella stanza di un ospedale, dove stanno per partorire. Due donne e due storie ovviamente diverse, che si confrontano, attraverso le quale il regista spagnolo indaga con quella sensibilità matura che ha caratterizzato le sue ultime opere. Jane Campion torna a Venezia con The power of the dog, storia di intrighi e conflitti familiari nel Montana del 1920, che la regista neozelandese ha tratto dal romanzo di Thomas Savage. Molte discendenze ancora da romanzi: il francese Giannoli sceglie Honoré de Balzac (Illusions perdues), la newyorkese Maggie Gyllenhaal si appoggia a Elena Ferrante (The lost daughter), la franco-libanese Audrey Diwan si avventura sull'aborto con Annie Ernaux (L'événement).
Non mancano storie violente, regimi persecutori e almeno altri tre candidati forti: dopo Jackie il cileno Pablo Larraín, affronta un personaggio carismatico come Lady Diana (Spencer), mentre Paul Schrader affronta veterani di guerra, vendette e giochi d'azzardo in The card counter e il francese Stéphane Brizé ribalta la prospettiva nel duro mondo del lavoro (Un autre monde), stavolta parlando dal lato imprenditoriale.
A TUTTA ITALIA
E gli italiani? Tanta roba.
Il Gazzettino