Cinque film italiani in corsa per il Leone

Mercoledì 1 Settembre 2021 di Adriano De Grandis
Una scena di "E' stata la mano di Dio"

LE OPERE
Non c'è dubbio che il ritorno degli americani con i film spettacolari o quelli d'autore regalerà una vigilia di Mostra nuovamente elettrica. Anche il cinema italiano è chiamato a una prova di autorevolezza, con ben 5 film in Concorso e molte altre proposte sparse nelle varie sezioni del festival, comprese Sic e Giornate degli Autori.
Probabilmente il film più atteso è Dune, a firma di Denis Villeneuve, che già recentemente ha riportato sullo schermo il mondo di Blade runner, girandone il sequel.

Qui invece si riparte da zero, dal romanzo omonimo di Frank Herbert, col quale si era già confrontato il grande David Lynch, pur nella sua opera alla fine più controversa. La storia si snoda sul pianeta Arrakis, altrimenti noto come Dune e si parla di una sostanza (la spezia) che allunga la vita. La nuova produzione cinematografica si ferma alla prima delle tre parti di cui si compone il romanzo. Restando nel campo degli agganci col passato ecco David Gordon Green che continua la sua esplorazione della saga di Halloween, iniziata nel lontano 1978 da John Carpenter, con Halloween Kills, dove Laurie continua a combattere la sua battaglia contro Michael Myers. Il film è anche l'occasione per la consegna del Leone alla carriera a Jamie Lee Curtis. Tra i filmoni, fin qui tutti fuori concorso, non manca la firma di Ridley Scott, che stavolta si cala nella Guerra dei Cent'anni, con un racconto epico sul potere degli uomini e il coraggio delle donne. Il titolo è The last duel, con Matt Damon, Adam Driver, Jodie Comer, Ben Affleck.


ROMANZI E NON SOLO

Arrivando al Concorso, si comincia con Pedro Almodóvar (Madres paralelas), quindi si è già a metà dell'opera. Il film narra la storia di due donne, che si conoscono nella stanza di un ospedale, dove stanno per partorire. Due donne e due storie ovviamente diverse, che si confrontano, attraverso le quale il regista spagnolo indaga con quella sensibilità matura che ha caratterizzato le sue ultime opere. Jane Campion torna a Venezia con The power of the dog, storia di intrighi e conflitti familiari nel Montana del 1920, che la regista neozelandese ha tratto dal romanzo di Thomas Savage. Molte discendenze ancora da romanzi: il francese Giannoli sceglie Honoré de Balzac (Illusions perdues), la newyorkese Maggie Gyllenhaal si appoggia a Elena Ferrante (The lost daughter), la franco-libanese Audrey Diwan si avventura sull'aborto con Annie Ernaux (L'événement).
Non mancano storie violente, regimi persecutori e almeno altri tre candidati forti: dopo Jackie il cileno Pablo Larraín, affronta un personaggio carismatico come Lady Diana (Spencer), mentre Paul Schrader affronta veterani di guerra, vendette e giochi d'azzardo in The card counter e il francese Stéphane Brizé ribalta la prospettiva nel duro mondo del lavoro (Un autre monde), stavolta parlando dal lato imprenditoriale.


A TUTTA ITALIA

E gli italiani? Tanta roba. Ben cinque già in Concorso. Gli emergenti fratelli D'Innocenzo portano un thriller con Elio Germano, la cui scoperta fatale in una cantina gli devasterà la vita (America Latina); Michelangelo Frammartino ha terminato la sua esplorazione nel sottosuolo della Calabria (Il buco) senza dialoghi e musica; l'attesissimo Freaks out di Gabriele Mainetti, dopo il successo con Jeeg Robot, narra di saltimbanchi romani durante l'occupazione nazista; Mario Martone fa il ritratto di Eduardo Scarpetta, icona della comicità napoletana di inizio Novecento (Qui rido io) e il regista di punta, Paolo Sorrentino va di autobiografia dolorosa attraverso le gesta di Maradona e la tragedia della sua famiglia (È stata la mano di Dio). Altrove, Fuori Concorso, ecco Leonardo Di Costanzo restare negli ambiti sofferti di un vero carcere, nel rapporto singolare tra un detenuto e una guardia (Ariaferma); Stefano Mordini con La scuola cattolica, parlare di un istituto privato durante gli anni di piombo; Roberto Andò firmare il film di chiusura, Il bambino nascosto, legame tra un professore di musica e il figlio adolescente dei vicini, scappato di casa; tra Orizzonti, Sic e Giornate degli Autori ecco il Viaggio nel crepuscolo di Augusto Contento, la carriera di Sergio Corbucci riletta da Luca Rea (Django&Django), l'Atlantide veneziana di Yuri Ancarani, il pavone innamorato di Laura Bispuri (Il paradiso del pavone), un'altra storia di violenza sulle donne (La ragazza ha volato di Wilma Labate), la Taranto distopica di Alessandro Celli (Mondocane).

Ultimo aggiornamento: 12:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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