Ancora polemiche. La rivista satirica francese Charlie Hebdo, nota per l'assalto terroristico subito tre anni e mezzo fa, torna ad occuparsi delle tragedie italiane, ed...
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All'epoca dell'attacco terroristico a Charlie Hebdo, tutta l'opinione pubblica italiana, si era apertamente schierata con la rivista satirica francese, tanto che, in segno di solidarietà, molti account twitter e Facebook scrissero "je suis Charlie" proprio per proteggere la libertà di satira. Infatti a spingere i terroristi islamici all'attacco alla redazione furono proprio le vignette, assolutamente scorrette politicamente, nei confronti del profeta Maometto. Le cose sono poi cambiate con la vignetta che Charlie Hebdo dedicò al terremoto di Amatrice, Accumoli e del centro Italia nell'agosto del 2016. Quella vignetta, infatti, creò non poche polemiche, perché moltissimi italiani, soprattutto i cittadini coinvolti dal sisma, la vissero come una grande offesa, anche perché a causa di quel terremoto ci furono moltissime vittime.
Due anni fa, dopo le polemiche furenti che ci furono sul web e non solo, Charlie Hebdo scelse, la settimana successiva, di rispondere alle critiche che le erano state mosse, con una nuova vignetta. Una vignetta che non risolde il problema, ma che servì a spiegare, in qualche modo, la posizione della rivista francese.
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Il Gazzettino