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«Belli belli in modo assurdo», come i modelli dello Zoolander di Ben Stiller. Lui, Can Yaman, 32 anni, passaporto turco e dieci milioni di Yamanine su Instagram. Lei, Francesca Chillemi, 37 anni, ex carabiniera del piccolo schermo con la corona da Miss Italia sul comodino. Sullo sfondo del quadretto, la Sicilia. Quella bella bella, naturalmente, mica quella della cronaca nera: «Palermo è più della mafia, e chi vedrà la serie lo apprezzerà. Abbiamo cercato una Palermo meravigliosa per raccontare una storia tenera che farà sognare gli spettatori». Così Luca Bernabei, amministratore delegato della casa di produzione Lux (la stessa di Blanca e Don Matteo) ha presentato ieri alla stampa Viola come il mare, la nuova serie giallo rosa in onda in sei puntate in prima serata su Canale 5 dal 30.
Can Yaman e Chillemi, la nuova coppia della tv
Una storia d'amore tra un poliziotto (Yaman) e una giornalista (Chillemi) tratta e serializzata a partire dal romanzo Conosci l'estate? di Simona Tanzini, stravolto il giusto perché «noi non facciamo romanzi ma macchine che devono andare lontano spiega la responsabile editoriale, Elena Bucaccio anche a costo di cambiare qualche pezzo». Il pezzo nuovo della serie è proprio il personaggio di Chillemi, che nel libro è una giornalista introversa con un problema alle gambe e una malattia neurodegenerativa, ma anche un potere speciale: leggere l'aura delle persone. Nella versione per piccolo schermo resta la capacità di vedere le emozioni, resta la malattia, ma si aggiunge qualcosa: Viola è bella, è una ex Miss Italia, va al lavoro vestita come le pare e tra i suoi superpoteri c'è quello di mettersi il rossetto senza guardarsi allo specchio. «Viola è una donna moderna che non si vergogna della sua bellezza, si mette la minigonna in redazione anche sapendo che gli altri la giudicheranno dice Bucaccio - Non per forza una donna in carriera deve rinunciare alla sua femminilità».
D'accordo e non potrebbe essere altrimenti - Chillemi, che nel personaggio ha messo molto della sua stessa biografia: «Quel che vive Viola l'ho vissuto io sulla mia pelle.
Le carte
Ma l'avvenenza dei due protagonisti, insieme all'ambientazione mediterranea, sono le carte su cui la produzione gioca scopertamente: «Abbiamo grandi aspettative sulle vendite estere dice Matilde Bernabei, presidente di Lux - Prima della messa in onda l'abbiamo già venduta a Israele e nei paesi dell'Est, trattiamo con Portogallo e Turchia». Di grana grossa rispetto a Blanca, il più recente successo Lux, la serie guarda chiaramente al pubblico generalista: «Punta a coccolare lo spettatore spiega Daniele Cesarano, direttore fiction Mediaset perché ti fa sentire bene senza essere banale». La voglia di adattare il libro, del resto, sarebbe venuta ai produttori «durante il Covid, nel periodo di maggiore stress emotivo», con il via libera alla lavorazione scattato all'ingresso nel cast di Yaman: «È un prodotto giustissimo per il pubblico di Canale 5 ha detto il direttore di rete, Giancarlo Scheri - Francesca era già stata da noi con Carabinieri e Can Yaman nel 2019 aveva esordito proprio in Mediaset, con una soap turca che segnò il suo ingresso in Italia». Un ingresso che quattro anni dopo è già un trionfo: «Per la prima volta ho recitato in italiano, nel ruolo di un poliziotto: ho dovuto pronunciare parole tecniche, avevo battute lunghe e paragrafi interi da mandare a memoria ha detto Yaman - Penso di essere molto migliorato. Il mio obiettivo, adesso, è sfondare. A livello internazionale».
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Il Gazzettino