Ascolti più precisi e soprattutto presto “misurabili” anche su tablet e smartphone. L’Auditel, la società che quotidianamente fotografa il nostro...
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Termometro
Un passo obbligato «in un contesto televisivo sempre più frammentato». Termometro degli umori del Paese, croce e delizia di broadcaster, sponsor e addetti ai lavori, o strumento obsoleto, “assediato” ormai nel suo fortino da una fruizione televisiva in continua evoluzione? Le polemiche - e il dibattito sulla sua abolizione - hanno punteggiato la vita dell’Auditel, che dopo aver ampliato la governance ha avviato da tempo un percorso di rinnovamento tecnologico, di cui il superpanel diventa oggi un punto fermo. Il campione - che per il 9% è composto da famiglie straniere - è stato completamente azzerato dopo l’incidente dell’ottobre 2015, quando un errore nell’invio di una mail tradì la segretezza delle famiglie. «Tutto il sistema - ricorda oggi Pastore - reagì con grande senso di responsabilità e tempestività, sospendendo per quindici giorni la rilevazione dei dati e ripristinando completamente il panel: una scelta onerosa, anche dal punto di vista dell’immagine. Ma forse anche grazie a quell’episodio oggi abbiamo un campione non solo triplicato, ma anche radicalmente nuovo, le cui famiglie hanno un’anzianità al massimo di due anni. È il panel più giovane e più grande al mondo e il meglio orientato verso la prospettiva futura dei device mobili». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino