TERNI “Cio che sarà” e “Il cielo non c’è” hanno già raggiunto quasi venti mila visualizzazioni tra YouTube ed i vari social....
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La trap in questo momento sta spopolando in Italia e nel mondo ed è indiscutibilmente il genere musicale che ha cambiato gli equilibri dei gusti musical. Sottogenere dell’hip hop, caratterizzato da un suono “rimbalzante” e accattivante, la trap nasce nel sud degli Stati Uniti tra gli anni ’90 e 2000 ed ha alla base moltissima provocazione, spesso gratuita sia nei testi che nell’estetica. In un mercato musicale sovraffollato ogni artista emergente deve cercare e trovare un modo per distinguersi. Aimad ne è ben cosciente e nel suo disco d’esordio segue un ideale di musica propositivo e positivo, in netta controtendenza, quindi dove racconta di una provincia che non è sicuramente quella “difficile” dalla quale provengono i colleghi più illustri e sempre nel sgeno dell’autenticità. La musica è pretesto per poter raccontare il suo immaginario, dove l’ispirazione della provincia, proprio come per le star nostrane Ghali, Sfera Ebbasta e il produttore Charlie Charles - è essenziale, cosi come sono un pretesto per raccontare il suo mondo, gli amici, le ragazze e Terni, cosi come sono un pretesto per raccontare se stesso i video e le Instagram Stories con le quali riesce benissimo a fare presa sui coetanei.
Una passion per il Trap nata molto presto. «Scrivo e canto da quando ho undici anni - dice AimaD- in realtà quando frequentavo la scuola media la mia Prof un giorno mi chiese di rappare in una classe il teorema di Pitagora, nella speranza che gli alunni finalmente lo riuscissero ad imparare e fu un successo. Da lì è iniziato tutto e a parte un blocco di un anno, canto da sempre. Il primo disco lo ha chiamato “la follia dell’esistere”,insolito per un ragazzo così giovane: «Personalmente il mio progetto musicale, il mio progetto di vita sembra una follia - continua il cantante ternano - andare contro tutto e tutti sognare un futuro nella musica, che metto nei testi e lottare per migliorare il mio futuro è già folle, voglio abbattere le convenzioni degli stili di vita, uguali e stereotipati continuando a credere in me stesso».
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Il Gazzettino