AimaD, il trapper ternano
che spopola su Youtube
e che non insulta nessuno

Venerdì 13 Luglio 2018
AimaD
TERNI “Cio che sarà” e “Il cielo non c’è” hanno già raggiunto quasi venti mila visualizzazioni tra YouTube ed i vari social. Singoli che anticipano l’album dell’artista “La follia dell’esistere”. AimaD ha già al suo attivo tanti live in importanti città come Milano, Torino e Roma e intanto si prepara per altri concerti, le cui date arriveranno a breve. Ternano doc, classe 2000, AimaD (Damiano Bonaventura Casicci) è un emergente della scena trap italiana che si presenta con l’intenzione di comunicare tramite la sua voce ed i suoi pezzi, messaggi e valori quali la forza interiore, l’amore, la gioia e libertà. Niente “dissing”  (che nel gergo rap è l’insulto in rima) né testi cupi e minacciosi, dove i temi sono la vita di strada tra criminalità e disagio, la povertà, la violenza, lo spaccio, e le dure esperienze che gli artisti affrontano nelle loro città, ma testi dove si mescola un livello metrico importante con la melodia, mantenendo una vena decisamente “romantica”. L’ultimo singolo è Ilary un brano dalle influenze pop, ispirato dalle migliori canzoni hip hop, dedicate alle donne (come Giusy di Ultimo o Mery dei Gemelli Diversi) e racconta il feeling immediato e ingestibile che può scatenare l’incontro con una ragazza; il brano è accompagnato da un altrettanto suggestivo video per la regia di Daniele Cruccolini e Filippo Micciarelli . Mentre ” La follia dell’esistere” sarà il suo disco d’esordio: frutto di mesi di appassionato lavoro in studio, la cui uscita è prevista in autunno; i testi sono interamente composti da AimaD, e le musiche così come tutti gli arrangiamenti sono stati registrati da Giovanni De Rosa (Groove studio), nel corso di interminabili sessions.
La trap in questo momento sta spopolando in Italia e nel mondo ed è indiscutibilmente il genere musicale che ha cambiato gli equilibri dei gusti musical. Sottogenere dell’hip hop, caratterizzato da un suono “rimbalzante” e accattivante, la trap nasce nel sud degli Stati Uniti tra gli anni ’90 e 2000 ed ha alla base moltissima provocazione, spesso gratuita sia nei testi che nell’estetica. In un mercato musicale sovraffollato ogni artista emergente deve cercare e trovare un modo per distinguersi. Aimad ne è ben cosciente e nel suo disco d’esordio segue un ideale di musica propositivo e positivo, in netta controtendenza, quindi dove racconta di una provincia che non è sicuramente quella “difficile” dalla quale provengono i colleghi più illustri e sempre nel sgeno dell’autenticità. La musica è pretesto per poter raccontare il suo immaginario, dove l’ispirazione della provincia, proprio come per le star nostrane Ghali, Sfera Ebbasta e il produttore Charlie Charles - è essenziale, cosi come sono un pretesto per raccontare il suo mondo, gli amici, le ragazze e Terni, cosi come sono un pretesto per raccontare se stesso i video e le Instagram Stories con le quali riesce benissimo a fare presa sui coetanei.
Una passion per il Trap nata molto presto. «Scrivo e canto da quando ho undici anni - dice AimaD- in realtà quando frequentavo la scuola media la mia Prof un giorno mi chiese di rappare in una classe il teorema di Pitagora, nella speranza che gli alunni finalmente lo riuscissero ad imparare e fu un successo. Da lì è iniziato tutto e a parte un blocco di un anno, canto da sempre. Il primo disco lo ha chiamato “la follia dell’esistere”,insolito per un ragazzo così giovane: «Personalmente il mio progetto musicale, il mio progetto di vita sembra una follia - continua il cantante ternano - andare contro tutto e tutti sognare un futuro nella musica, che metto nei testi e lottare per migliorare il mio futuro è già folle, voglio abbattere le convenzioni degli stili di vita, uguali e stereotipati continuando a credere in me stesso».
 
Ultimo aggiornamento: 12:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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