Ci sono tanti modi per dire no: si può gridare la protesta, si può scriverla sui muri, si può contestare nei limiti delle proprie possibilità, si...
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E ” I Antichi”? Constatato che le armi “ letali” per cercare di porre rimedio a una situazione esasperata dalla transumanza turistica sono dalla parte della conservazione, il Circolo “I Antichi” , come una cellula carbonara, da un’idea di Alberto Madricardo, Margaret Rose, Adriana Tosi, ha messo in scena una pièce , tragicommedia farsesca : “Veniceland “- A Venezia è sparito il futuro”: per raccontare la verità con ironia e garbo goldoniani.
Una trentina di sedie scompagnate per accogliere il pubblico – a ingresso gratuito - nel fascinoso piccolo giardino della sede del Circolo, alla Salute: due panni raccattati come quinte , un tappeto d’antan come palcoscenico , fondale affidato dalla scenografia di Costanza Madricardo a uno schermo dove la regia di Germano Nenzi facesse scorrere immagini, effetti luce, frammenti di verità raccolte dalla macchina fotografica. Così il “teatro” ( paragonato da Roberto Bianchin, nei panni di simpaticissimo presentatore d’eccezione, ai teatrini di verzura settecenteschi) per la rappresentazione di Venezia oggi, così come la vedono i turisti ma anche come la viviamo noi Veneziani. Gli eccessi, l’indifferenza, l’avidità, la volgarità, l’incoscienza, sono diventati spunti teatrali per un’ora di denuncia leggera, intrisa di “aristocratica” ironia e di cultura veneziana. Personaggi : Inbetween (interpretato da Luca Colferai); un Dirigente del Comune (Gianni Pomoni); Affittacamere (Germano Nenzi). La direttrice di Faraway, ditta internazionale scoperta dal sindaco, specializzata nell’invenzione di distrazioni di massa ( interpretata con maestria da Federica Zagatti); il Taxista (Luciano Tumburius); l’acchiappafantasmi (Carlo Persi), creatore di una macchina destinata ad aspirare fantasmi ovvero i Veneziani residenti; una Veneziana (Adriana Tosi); il sindaco (dai toni trumpisti) Luca Costantini. Infine il fantasmatico Spirito ribelle, metafora dei Veneziani sopravvissuti all’offensiva del degrado ( i “residenti”), interpretato dalla brava Gaia Persi.
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Il Gazzettino