In principio erano “abiti” (come Aristotele definiva quelle ripetizioni di azioni che formano nel soggetto che le compie una sorta di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
In principio erano “abiti” (come Aristotele definiva quelle ripetizioni di azioni che formano nel soggetto che le compie una sorta di “abito” nel quale si riconoscerà l’inclinazione verso una certa direzione o abitudine). Virtù se indirizzate a fin di bene, abiti del male invece le azioni destinate a recare piacere ma insieme danno . Dal Medioevo i “vizi capitali “ sono pervenuti a noi come indicatori di tendenze, caratteri, passando attraverso la fustigazione del pensiero religioso o della penna spietata di Dante Alighieri. E proprio la “ Commedia” divina ha suggerito suggestioni e analogie inedite a una donna pugnace, Annarita Pilotti, attuale presidente di Assocalzaturifici , per il racconto stilistico della moda presente a MICAM , con l’associazione di forme filosofiche e letterarie - come la simbologia dei vizi capitali ripresi dai versi della Commedia dantesca - e l’arte della moda per le calzature , ma anche per l’abbigliamento. (I vizi capitali infatti sono stati invocati da Rocco Iannone di Pal Zileri per disegnarci il suo nuovo look).
Nell’ultima edizione di MICAM (l’85^) a Milano, fu la lussuria a prendere il sopravvento nelle presentazioni di scarpe “dannate”: tacchi surreali, altissimi o più bassi ma di spessore estremo, flat solo se di piattezza a sensazione , sandali brillantati, perlati, dorati, decolletèes glitterate proposte nei vari stands. Libertà di lussuria soprattutto nel settore innovativo che ha cambiato i connotati a MICAM, con l’ingresso delle grandi firme nell’agone fieristico milanese. E’ stata la trovata geniale della presidente , Annarita Pilotti, sostenuta dall’autorevolezza di Diego Della Valle e dall’intuizione collaborativa del presidente della CNMI, Carlo Capasa , che ha creduto all’importanza di inserire per la prima volta in MICAM la presenza di grandi stilisti. Accanto alla produzione internazionale presente negli stands della Fiera a Rho, alle proposte di stilisti emergenti individuati tra i migliori usciti da scuole di prestigio, su una piazza inventata , la Fashion Square, all’interno del segmento Luxury di MICAM, boutiques immaginifiche ospitano le collezioni delle più grandi firme della moda internazionale.
L’esperimento riuscitissimo nella passata stagione si annuncia anche per la prossima edizione, programmata a Milano, in Fiera, dal 16 al 19 settembre prossimo, con l’interpretazione suggerita dal secondo peccato capitale, l’ invidia , individuato per raccontare i nuovi trend P/E 2019. Ripreso dai versi del sommo poeta, questo peccato capitale ci offrirà intuizioni, scoperte, giochi letterari , analisi psicoanalitiche per le nuove calzature .
L’ira, la gola, la superbia, l’accidia , l’avarizia, l’invidia, la lussuria …e avanti con le nostre bellissime “debolezze” studiate per comprendere perché scegliamo quel certo colore, perché quel vestito, perché quando calziamo quel certo paio di scarpe camminiamo meglio, non solo per motivi concreti (confezione scorretta, materiali scadenti) ma per il “vizio capitale “ che ce le ha fatte preferire.
La moda ci sta studiando da capo a piedi: per i piedi ci penserà con l’analisi dell’invidia, il prossimo MICAM, mostra internazionale di Calzature. Scopriremo - nel settore che vale 14 miliardi di fatturato, occupa circa 80.000 addetti, oltre al personale provvisorio aggiunto, in quasi 5.000 aziende calzaturiere ( per l’80% piccole e medie) - dove possa annidarsi l’ìnvidia .
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino