Si torna a parlare del Great Complotto, la storica band di Pordenone che nei primi anni Ottanta catalizzò l’attenzione del mondo discografico non solo...
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Si torna a parlare del Great Complotto, la storica band di Pordenone che nei primi anni Ottanta catalizzò l’attenzione del mondo discografico non solo italiano.
L’occasione è il romanzo di Umberto Sebastiano “Il mondo finirà di notte” (Nutrimenti) che pero’ prende le mosse da una terribile ed intricata storia d’amore. Sebastiano, che ora è autore televisivo a Milano, in quegli anni viveva proprio a Pordenone e bazzicava nel mondo della musica. Da qui l’idea, a quarant’anni di distanza, di ripercorre una tappa fondamentale della musica indipendente di allora. «Il Great Complotto - racconta Sebastiano - era nato grazie all’esperienza fatta all’estero e al Dams di Bologna dai suoi musicisti. Il terremoto del 1976 riportò in Friuli, nei pompieri, gli artisti che fino ad allora avevano fatto diverse esperienze soprattutto in Inghilterra».
Poi la svolta che aiutò a rendere celebre la band. «In quel 1981 a Pordenone arrivarono le telecamere della trasmissione “Mr Fantasy” che lanciarono definitivamente il gruppo all’attenzione di tutti gli appassionati italiani. Nel libro racconto anche del mio gruppo e dell’ambiente musicale di allora».
Il romanzo sarà presentato domenica 18 settembre, alle 19.30, a Pordenonelegge insieme a Davide Toffolo, altro protagonista fondamentale ed irrinunciabile della musica in riva al Noncello. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino