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Su queste basi , a Firenze, Pitti Immagine ha presentato la 12^ edizione di PITTI TASTE, il Salone dedicato alle eccellenze del cibo e alla food culture. Negli spazi della Stazione Leopolda , tra l’11 e il 13 marzo, 380 aziende si sono date appuntamento per presentare tante novità, progetti, ricerche, studi, oltre a un focus sul caffè e i suoi trend più contemporanei. Personaggio di spicco della manifestazione, come sempre, Davide Paolini, cultore e appassionato ricercatore di gastronomia.
Ogni nuova edizione di TASTE – si legge nella presentazione della rassegna 2017 - è un viaggio attraverso cibi, vini, soggetti, oggetti e idee alla scoperta delle varie dimensioni nelle quali si esprime e si sperimenta il gusto. Disposti nell’ordine prodotti e tecnologie legate alla moderna cucina ma anche percorsi vintage per non perdere il “gusto” legato a un passato gastronomico che rappresenta in sintesi la nostra tradizione.
La rassegna per presentare le novità, oltre alla Stazione Leopolda , ha occupato il nuovo Alcatraz, il Teatro dell’Opera (con estensione nel piazzale esterno ), oltre al Piazzale Aulenti trasformato in divertente “mercatino” di Taste.
Su questa singolare rassegna di Pitti , nata dodici anni fa con qualche interrogativo sulla reale comprensione da parte del pubblico e divenuta con il passare degli anni un momento di incontro indilazionabile per tutti gli amanti del “gusto”, dal cibo, ai vini, ai prodotti per la cucina , Agostino Poletti, mente creativa delle rassegne fiorentine di Pitti, parla di “nuove sfide” ad ogni edizione testimoniate dall’incremento nel numero delle aziende (quest’anno in tutto sono state 440 le richieste di partecipazione ), selezionate tra le migliori produzioni di nicchia. Per non parlare del Taste Shop che già nello scorso anno aveva toccato il tetto di 22,000 pezzi venduti , tra oggettistica e prodotti legati al lifestyle gastronomico.
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Il Gazzettino