«Sono incinta al sesto mese. È il nostro primo figlio! Eravamo così felici! Ma adesso che rischi ci sono con questo sciagurato Coronavirus?!». Le donne...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Se la mamma contrae una polmonite da Covid-19, quali rischi ci sono per il piccolo? La polmonite in gravidanza, da virus o da batteri, è sempre un problema molto serio. I pochi dati finora disponibili sul Covid-19 vengono dalla Cina, su 15 gravide. Sono stati pubblicati su Lancet, autorevole rivista scientifica, Le donne cinesi con polmonite da Covid-19 sono state sottoposte a cesareo di elezione, con bambini nati bene (Apgar 8-9 alla nascita, Apgar 9-10 dopo 5 minuti. L’Apgar è una sintesi di valutazione dei parametri vitali, come il nostro voto in pagella: 10 è il massimo). È stata fatta la ricerca del virus nel liquido amniotico, nel cordone ombelicale e in bocca ai neonati: tutto negativo. In questo gruppo, peraltro molto esiguo, non è stato dimostrato il passaggio verticale del virus attraverso la placenta, da mamma a feto, diversamente da altre infezioni virali nelle gravide.
E per quelli concepiti ora? Attenzione: mai bambini “per caso” o “se arriva, siamo contenti”. Prudenza! Se proprio si pensa a un figlio, su consiglio del proprio medico è bene fare gli esami preconcezionali e assumere integratori polivitaminici specifici (acido folico, ferro, iodio, vitamine del gruppo B, vitamina D…) già tre mesi prima del concepimento, e poi in gravidanza e allattamento. È un segno di amore e di responsabilità verso il bimbo che verrà, per iniziare bene il viaggio più importante della vita. L’utero è la prima cameretta che il bambino abita, e il corpo della mamma è la sua prima casa. Giusto accoglierlo bene, evitando anche alcol, fumo o droghe, che aumentano i rischi, anche quelli infettivi. E dopo il parto? È da evitare la giostra dei parenti felici: tutti a casa propria e congratulazioni sui social sino alla fine dell’emergenza. Allattamento? Sì, con mascherina e mani lavate. Bene invece i papà a casa, mi dicono le neomamme. Anche quelli che lavoravano tanto, ora vivono un inatteso “paternity leave”: in un periodo oscuro, una piccola luce.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
www.alessandragraziottin.it Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino