“…davanti a lui tremava tutta Roma”: è la sintesi feroce di una vita con cui la Tosca pucciniana chiude la trucida avventura davanti a...
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Franca Sozzani è morta protetta da quell’alone di silenzio che ha sempre mascherato la sua vita privata: tranne pochi intimi nessuno conosceva la gravità della sua malattia . La presenza di Franca veniva enfatizzata o nascosta, annunciata o negata dal cerchio magico che la “proteggeva”: persone forse affezionate, certamente interessate a mitizzarla, a proporla come una chiave che poteva aprirti la strada più impervia o negartela per sempre : la chiave del potere. “Se non ti approva la Sozzani puoi chiudere con i sogni ”: riferivano tanti giovani stilisti in cerca di spazio nell’area creativa e sempre cercavo di capire da dove venisse alla temuta direttrice di Vogue , quasi una Spectre all’ italiana, questa certezza, se non da quel cerchio magico , se non voluto peraltro ben accettato da lei stessa che ne coglieva il filtro del potere Un cerchio magico che obbediva a ordini - forse solo immaginati – di scartare, selezionare, rifiutare, esagerare con quei “no, tu no” che nella moda costituiscono lista di merito per molti “clochard” della comunicazione. Di lei ho il ricordo di una giornalista preparata, persona sicura , impositiva, “regina di eleganza” per ruolo professionale ma non – almeno a mio avviso - per le sue scelte estetiche personali : mises artificiose, inadatte alla sua gracilità, così come a mio avviso, non poteva considerarsi elegante per una quasi settantenne qual era la Sozzani , l’acconciatura alla “Berenice”: capelli biondissimi , mossi da minuscole ondine, lunghi fino a danzare sensualmente sulle anche ad ogni passo. Mi sarebbero apparsi più chic raccolti: ma l’eleganza è quanto di più soggettivo si possa immaginare.
Certamente un’icona. Resta comunque l’attestato di un vita spesa per esaltare mediaticamente la moda più sofisticata . Con la scomparsa di Franca Sozzani il mondo della moda volta pagina. Siamo a pochi giorni dalla prime sfilate maschili: Impossibile ogni previsione.
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Il Gazzettino