Sempre più bimbi soffrono di patologie cardiache con incremento di quelli stranieri. Fortunatamente sono problemi che si riescono a individuare prima della nascita, quando...
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In crescita, sono anche gli esami che vengono eseguiti, tanto che dal 2009 ad oggi si sono registrate circa 4mila prestazioni, di cui ben il 70% sono ecocardiogrammi. «Nel 2015 – ha continuato D’Este insieme alla responsabile del servizio pediatrico Maria Domenica Sorbo – l’attività di Cardiologia pediatrica è globalmente aumentata specialmente a causa dell’incremento delle richieste di ecocardiografia, specie per gli accessi esterni, ed è in crescita rispetto ai primi anni di attività di questo servizio. Le richieste di ecocardiogramma prevalgono per i bambini di età compresa tra i 5 e i 10 anni, mentre gli ecocardiogrammi di controllo vengono effettuati prevalentemente per i neonati e bambini fino a 5 anni.
Le cardiopatie più gravi sono state riscontrante nel primo mese di vita (almeno due casi nell’anno 2015). La maggior parte delle anomalie cardiache sono più lievi e vengono seguite presso la struttura di Dolo, o vengono inviate, al centro di terzo livello: l’anno scorso dodici bambini sono stati inviati alla Cardiologia Pediatrica dell’Università di Padova o a Istituti superiori fuori regione. Il motivo più frequente di consulto cardiologico è stato il soffio cardiaco. Le altre cause (sincope, cardiopalmo dolore toracico e familiarità) sono maggiormente rappresentate nei bambini più grandi. «Se parliamo di Ospedale amico del Bambino – ha detto il direttore generale della Ulss 13 Giuseppe Dal Ben – un concreto esempio è sicuramente il presidio di Dolo, grazie ad alcuni reparti, tra cui quello di Cardiologia dove è attivo un servizio pediatrico eccellente, sia nelle professionalità che nell’accoglienza e assistenza».
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Il Gazzettino