Tra le cose che resteranno nei fogli di appunti più personali per questa bella settimana della moda senza dubbio quel fermo immagine sulle cinque ex-star della...
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Eccole oggi, chiamate da Donatella Versace per un omaggio a Gianni affidato anche alla riproposta di motivi e stampati forti che resero famoso lo stilista più osannato (e poi ucciso!) . Insieme, a testimoniare che la bellezza può non avere età: Carla Bruni , Claudia Schiffer, Naomi Campbell , Cindy Crawford (che oggi supporta l’ingresso della figlia, Kaia Gerber, nel mondo delle sfilate), e Helena Christensen .
Moda è anche ricordare , e Donatella Versace lo ha lasciato scorgere con un cenno di lacrime nel pensiero di Gianni.
Ma la moda non si ferma davanti a niente e continua anche se il suo percorso oggi è molto molto preoccupante: dove sta andando il trend vincente? Dove veramente “vince”? Si può indossare tutto, su tutto e con tutto, si può decorare un abito fino agli eccessi oppure si può “andare in bianco” come ha fatto Etro che ha riletto un’India fascinosa in cui il bianco è “colore” vincente. Lo ha fatto in tandem , Veronica e Kean, i due fratelli Etro uniti dal gioco della fantasia e della moda colta, dell’etnia filtrata.
Se dobbiamo parlare di una tendenza dominante per il 2018, sicuramente è il caos, ma sono anche i motivi esotici e i fiori. Fiori su abiti, su over, su tuniche che danzano trasparenti senza segnare confini, come
nella bella collezione Fuzzi. Fiori messicani per “Angelo Marani” usati per contrassegnare i caratteri di una donna che Giulia Marani vede raccontata con i caratteri di Frida Kalho .
Messico , però con trasparenze importanti con gli abiti da bambola di Les Copains, mentre Byblos , confermando un mix di stili, vede per la prossima primavera-estate una donna-rock. E se pensiamo con i codici rock non possiamo dimenticare Patrizia Pepe e il suo piacevole total look.
Scarpe ? superbe, autentici gioielli, le nuove infradito o le tacco 12 , o zatterone e zatterine brillantate dagli intrecci inimitabili di Renè Caovilla, che ricamano il piede. Scarpe eleganti , con zeppe importanti, per Gianvito Rossi mentre in una immaginaria “casa Hogan” fatta per vivere comodi, muoversi disinvolti, camminare bene, Hogan realizza una collezione dove il platform diventa soluzione unica, percorso da entredeux multicolor in pelle nacrèe, su tomaia bianca o beige.
E l’uomo del non-colore? Giorgio Armani, fautore della legge che sopprime la violenza cromatica, sorprende ancora una volta e manda in passerella un inno al colore. “Viviamo un momento difficile – dice lo stilista con il vigore verbale che gli è consueto - ma dobbiamo dire no al pessimismo. Alla tristezza io rispondo con i colori”.
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Il Gazzettino