ASCEA - . Sceglie una spiaggia della marina di Ascea, si allontana dal mare, percorre circa sei metri, scava un fosso, deposita 87 uova e ritorna in acqua. Si tratta di una...
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A segnalare l’accaduto alla Capitaneria di porto e girare un video del tenero evento è stato un cittadino, Matteo Di Domenico, che ha fatto scattare l’allarme. Arrivati subito sul luogo gli operatori del centro di recupero tartarughe marine della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, di cui è responsabile Sandra Hochscheid.
«Dopo avere verificato l’effettiva presenza delle uova – spiega Fulvio Maffucci, della stazione zoologica – e misurato la distanza dalla linea della battigia abbiamo deciso di spostare il nido a causa dell’eccessiva vicinanza al mare. Un’inondazione avrebbe potuto causare la morte di tutti gli embrioni. Abbiamo scelto una zona con caratteristiche granulometriche simili a quelle del nido ma distante 32 metri dalla riva. E’ un’operazione delicata perché devono essere rispettate posizione e popolarità delle uova».
Potrebbe essere la stessa tartaruga che due settimane fa è salita su una spiaggia di Marina di Camerota per nidificare ma che, poi, ha rinunciato.
Oggi si terrà una riunione a cui parteciperanno operatori dell’Anton Dohrn, assessore all’ambiente Valentina Pica, Legambiente, Enpa e altre associazioni di categoria durante la quale verranno stabilite le modalità per proteggere l’area. «La schiusa potrebbe avvenire entro la metà di settembre – continua Maffucci – e fino a quella data è necessario monitorare costantemente la zona». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino