150mila oranghi morti in Borneo per la scomparsa della foresta

150mila oranghi morti in Borneo per la scomparsa della foresta
150mila oranghi morti in 16 anni, dal 1999 al 2015. Questo il drammatico dato pubblicato da Current Biology e risultato della deforestazione selvaggia in atto nel B1aorneo per far...

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150mila oranghi morti in 16 anni, dal 1999 al 2015. Questo il drammatico dato pubblicato da Current Biology e risultato della deforestazione selvaggia in atto nel B1aorneo per far posto ai preziosi filari di palma da olio. La foresta pluviale, ormai ridotta a ad un campo da calcetto, tra qualche anno non esisterà più. Non è esattamente cosa da poco far sparire migliaia di ettari di rainforest da un giorno all'altro. Se ruspe e tecnologie moderne non bastano più, capita di ricorrere a metodi più antichi dando tutto alle fiamme.


Così, semplicemente. Milioni di alberi che si accendono come fiammiferi e colonne di fumo denso, trasformano l'isola in un gigantesco e ricchissimo campo agricolo, pronto ad ospitare filari e filari di piantagioni. E poco importa se, in mezzo a quella foresta, fitta fitta che non si vede a un metro, si nasconda la vita. Poco importa se, tra quegli alberi, ora accesi come torce, quella stessa vita svanisce. Elefanti, tigri, uccelli, rettili.. Tutto in fumo. Come gli oranghi, quelle simpatiche scimmione che ci fanno tanto divertire allo zoo. Primati di incredibile intelligenza. Quasi umani. Tanto che, con loro, l'uomo condivide il 97% del DNA. Percentuali non di poco conto. Così come quell'altra che racconta dell'80% del loro habitat che non c'è più. Ma questa è un'altra storia.
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Il Gazzettino