La conferma è arrivata nelle ultime ore da Giuseppe Pan, assessore all’agricoltura, caccia e pesca della Regione Veneto: non è un lupo, né un...
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All’avvistamento l’animale presentava dimensioni medie e un aspetto vagamente “lupoide”, con un comportamento “strano”: si aggirava nella zona, è stato visto rovistare in un cassonetto dell’immondizia ma, allo stesso tempo, aveva un atteggiamento “timoroso” e non si avvicinava alle persone. Sottoposte le fotografie dell’animale a numerosi esperti, il giudizio prevalente è stato che si trattasse di un cane, da catturare in applicazione della legge 281/91 sulla prevenzione del randagismo canino; considerato il fenotipo e il comportamento particolare e il fatto che alla cattura non risultava microchippato, sono state richieste le analisi genetiche. Si tratta di un cucciolo femmina, di taglia medio piccola (circa 15 chili), che dopo il trasferimento al canile sanitario di Verona ha manifestato un comportamento tranquillo e confidente. Il cane è stato sottoposto alle verifiche sanitarie di routine e microchippato: presto sarà disponibile per l’adozione.
«Ringrazio per l’efficienza e la tempestività tutti i protagonisti – commenta l’assessore Giuseppe Pan – di questa operazione, che dimostra come l’attenzione delle Istituzioni alla questione della presenza dei lupi in Lessinia sia sempre alta, anche per quanto riguarda il rischio di ibridazione. Proprio il potenziale rischio di ibridazione accentua la necessità di porre attenzione alla corretta gestione dei cani, evitando e contrastando il fenomeno dei cani vaganti, a maggior ragione dove si registra la presenza del lupo». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino