Recuperata una tartaruga azzannatrice sulla diga dell'Acea. In Italia è considerata "specie aliena" all'ambiente naturale.

Recuperata una tartaruga azzannatrice sulla diga dell'Acea. In Italia è considerata "specie aliena" all'ambiente naturale.
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NARNI Tartaruga azzannatrice sulla diga di San Liberato. Un singolare recupero quello effettuato dai Vigili del Fuoco di Amelia nel tardo pomeriggio di ieri. Gli uomini del 115 hanno tratto in salvo la testuggine avvistata nell'invaso della diga Acea. L'animale sarebbe emerso in occasione dello svuotamento di un canale per effettuare lavori di manutenzione. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri Forestali di Narni, coordinati dalla comandante Alessia Lauricella. Nel corso della giornata di oggi, la tartaruga sarà affidata al nucleo Cites della Forestale di Perugia. Nel frattempo partiranno gli accertamenti volti a stabilire come mai l'animale si trovasse lì e la sua provenienza. La tartaruga azzannatrice (Chelydra serpentina) introdotta illegalmente in Italia, è considerato un animale pericoloso per la comunità. Non è la prima volta che una specie di questo tipo viene recuperato in natura. Una pratica, quella dell'abbandono di esemplari cresciuti da parte di allevatori illegali, che rischia di introdurre questo rettile come specie aliena in molti ambienti naturali.

Le caratteristiche 

È una delle tartarughe d'acqua dolce più grandi, insieme alla tartaruga alligatore. Il suo carapace può raggiungere i 48 cm anche se in genere arriva a circa 25. Il peso varia dai 4,5 ai 6 kg, ma alcuni esemplari allevati in cattività sono arrivati a pesare anche 34 kg. Ha un corpo robusto e una lunga coda. Grazie ad un apparato muscolare ben sviluppato, in particolare quello del collo, è in grado di sferrare morsi dai movimenti che ricordano quelli di un serpente (da qui deriva "serpentina"). 

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Il Gazzettino