Non ha più segreti il felino dell'Argentario, il misterioso animale vissuto un milione e mezzo di anni fa e il cui cranio è ancora parzialmente racchiuso nella...
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Pubblicata sulla rivista Scientific Reports, la ricerca è stata condotta dalle università di Perugia e Sapienza di Roma. Grazie alla tomografia a raggi X il fossile è stato virtualmente estratto dalla roccia e le sue caratteristiche anatomiche sono state descritte per la prima volta: aveva un muso corto, premolari e molari aguzzi, lunghe e una lunga coda e un corpo massiccio, pesante fra 480 e 90 chilogrammi. Rispetto ai grandi felini attuali, il ghepardo dell'Argentario aveva una struttura insolita, che non poteva garantire la rapidità dello scatto. Era un felino piuttosto lento e robusto, che durante la caccia tendeva imboscate con inseguimenti brevi e attaccava la preda con morsi inesorabili.
Contrariamente a quanto si credeva, non era un giaguaro ma un esemplare di Acinonyx pardinensis, un carnivoro estinto. La scoperta «segna il punto di partenza per una revisione degli esemplari di A. pardinensis del Vecchio Mondo», ha osservato il primo autore della ricerca, Marco Cherin, del dipartimento di Fisica e Geologia dell'Università di Perugia e la Paleofactory della Sapienza.
«Possiamo riconoscere - ha aggiunto - una grande variazione nelle dimensioni del corpo dei felini».
Il Gazzettino