Delfino disperato scappa dalla vasca e piange: le immagini commoventi

Le immagini sono strazianti. Raccontano l'ennesimo "fuori programma" andato in scena in un delfinario. Siamo in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Le immagini sono strazianti. Raccontano l'ennesimo "fuori programma" andato in scena in un delfinario.

Siamo in Giappone, all'Umi Kirara Aquarium, per la precisione, una struttura enorme a due passi da Nagasaki che detiene varie specie di pesci. C'è anche un delfinario.
E' una giornata come le altre, con il pubblico che affolla le sale degli acquari e la vasca dove i vivono i delfini.
Poi, improvvisamente, accade qualcosa di imprevisto. Uno dei delfini si lancia fuori dalla vasca e, all'asciutto, inizia a contorcersi in maniera del tutto innaturale, a produrre suoni e lamenti.
Alle sue spalle, un altro esemplare lo segue. Fuori dall'acqua anche lui, rimane immobile.

Tra gli schiocchi dei delfini e lo stupore dei bambini presenti, il tutto si protrae per quasi un lunghissimo minuto.
Il drammatico filmato, pubblicato da Ric O' Barry Dolphin Project, riapre la questione della custodia in piccole vasche di animali come i delfini e le orche che, in natura, nuotano per decine, se non centinaia, di chilometri al giorno. Comportamenti innaturali come quelli ripresi nel filmato che pubblichiamo, sono stati denunciati più volte dagli studiosi come segni evidenti di stress che, in diversi casi, hanno fatto registrare episodi di vero e proprio autolesionismo anche più gravi.

"I delfini, spiega la biologa Valentina Braccia di Creature del Mare, sono esseri complessi e senzienti. La cattività non può rispettare i loro bisogni fisici e comportamentali. Ci sono stati casi di delfini che, in cattività, hanno addirittura smesso volutamente di respirare".

L'asfissia auto-indotta, cui fa riferimento la biologa, era stata la causa della morte anche di Flipper, il noto delfino divenuto famoso negli anni sessanta grazie alla serie televisiva omonima.
Era morto suicida. Tra le braccia del suo addestratore, aveva smesso di respirare lasciandosi morire.
Quell'addestratore, era proprio Ric O' Barry che, sconvolto da quella drammatica esperienza, avrebbe cambiato vita per sempre.

Così, lasciato il mondo delle piscine per l'oceano, da anni, si adopera per la salvaguardia e per la libertà dei "suoi" delfini, i messaggeri del mare. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino