NEW YORK – Nell’atmosfera natalizia, nella stagione dei buoni sentimenti, il mondo dovrebbe prendere a modello un piccolo cagnetto di strada di Taguatinga, un distretto della...
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Quando è arrivata l’ambulanza, infatti, Spike si è rifiutato di rimanere nel luogo dove il padrone era caduto, ma si è messo a inseguire la vettura. Celiomar Ferreira do Couto, uno degli infermieri, ha cominciato a filmare la corsa del cane al fianco della vettura: «Sono infermiere di ambulanza da 19 anni – ha detto poi Ferreira - e non avevo mai visto nulla di simile. L’amore di questo cane per il suo padrone era toccante».
I due infermieri si sono però preoccupati quando a una fermata a un semaforo, il cane si è messo davanti alla vettura, a bloccarla: «Temevamo per la sua sicurezza, rischiava la vita nel traffico». E così hanno fatto qualcosa che forse non è esattamente contemplato nei manuali dell’igiene e dell’assistenza, ma che sembra che nessuno abbia condannato, anzi tutti lodano: hanno aperto la porta dell’ambulanza. Spike non ha esitato, nonostante quella macchinona evidentemente lo intimidissse. E’ salito a bordo, e si è accucciato accanto al padrone. L’infermiere ha poi confermato che il ragazzo aveva ripreso conoscenza e aveva allungato la mano per tenerla sulla testa del suo fedele compagno e gli aveva detto parole di affetto: «Così abbiamo scoperto che il cane si chiamava Spike» ha spiegato Ferreira.
E non è finita qui. Anche all’ospedale è stata fatta un’eccezione. Il video mostra la barella trasportata giù dall’ambulanza, e Spike sempre appiccicato al padrone. E poi la barella parcheggiata e il cagnetto seduto accanto, composto e inamovibile.Un esempio di amore vero, semplice, disinteressato. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino