Appende il cane all'albero e lo uccide a calci: «Non mi lasciava dormire»

Appende il cane all'albero e lo uccide a calci e bastonate: «Non mi lasciava dormire»
Ha legato il suo cane ad un albero e lo ha preso a calci e bastonate, uccidendo l'animale lentamente e in modo doloroso, sotto gli occhi di alcuni ragazzini che hanno iniziato...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ha legato il suo cane ad un albero e lo ha preso a calci e bastonate, uccidendo l'animale lentamente e in modo doloroso, sotto gli occhi di alcuni ragazzini che hanno iniziato a filmare il tutto. Il video, poi girato su WhatsApp e diventato virale, è stato la prova che ha indotto la polizia ad arrestare un 22enne.




Come riporta 20minutos.es, i fatti sono accaduti nella città di Santiago del Estero, in Argentina. Il giovane ha preso il suo cane, una femmina, legandola con una corda ad un albero e colpendolo con un bastone e a calci, fino a quando la povera creatura non era morta dopo una lunga agonia. Il video, girato su WhatsApp, ha avuto una vastissima diffusione e, anche se poi era stato rimosso dai social, l'identificazione del responsabile è stata possibile e per il 22enne sono scattate la manette.

Il giovane, dopo l'accaduto, aveva anche inviato un messaggio vocale su WhatsApp ad un amico, giustificando così il suo gesto: «L'ho uccisa, non mi lasciava dormire. Era sveglia e abbaiava tutta la notte. Allora oggi sono andato, l'ho appesa e l'ho uccisa». Dopo l'arresto, il 22enne è stato condotto in commissariato e resta in stato di fermo in attesa di giudizio. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino