L'ex Dal Molin è un campo minato:
da bonificare una bomba al giorno
Qui sorgerà un parco di 60 ettari

Mercoledì 2 Marzo 2016 di Roberto Cervellin
L'ex Dal Molin, dopo le piogge e la bonifica bellica, è ridotto a un acquitrino

VICENZA - Oltre 650 ordigni in due anni e mezzo. Di fatto gli artificieri hanno rinvenuto quasi una a bomba al giorno. Si va da quella a mano alla Old lady di 4 mila libbre, fatta brillare nel 2014. L'ex Dal Molin come un campo minato, ma ancora per poco. Nel giro di un mese si concluderà la bonifica bellica scattata nel luglio del 2013 e costata 1,2 milioni di euro. Poi inizierà l'iter per la realizzazione del parco della pace, polmone verde di 600 mila metri quadrati che ospiterà prati, laghetti, boschi, spazi per lo sport e il tempo libero. L'inaugurazione è prevista nel 2017.

Il sopralluogo con sindaco e prefetto


Nel frattempo i privati della Pan associati che hanno vinto la gara d'appalto elaboreranno il progetto, mentre comitati e cittadini daranno qualche idea sulla riqualificazione.
L'area, insomma, è tutta da inventare. Ma il sindaco Achille Variati assicura: «Sarà la campagna e il giardino della città. Attiveremo anche i comuni contermini, come Costabissara, Caldogno, Monticello Conte Otto e Dueville. Il parco segnerà la nostra generazione».

I quattrini? Li ha stanziati lo Stato nell'ambito della partita per i risarcimenti legati alla realizzazione della vicina caserma militare americana Del Din: 11,5 milioni di euro. Somma dalla quale sono stati prelevati i quattrini per la bonifica bellica che, il 2 marzo, è stata illustrata dal generale di divisione Roberto Franci, vicecomandante del comando delle forze di difesa interregionale nord di Padova e dal colonnello Luigi Musti, comandante del secondo reggimento Genio guastatori alpino di Trento nel corso di un sopralluogo al quale hanno preso parte, tra gli altri, il prefetto Eugenio Soldà, l'assessore Antonio Dalla Pozza e il sindaco.

L'ex aeroporto ora è ridotto a un acquitrino: buche, avvallamenti, pozzanghere, cumuli di terra. Colpa, delle piogge e degli interventi. La zona è quasi completamente liberata dalle bombe, perché una parte rimarrà esclusa dalle operazioni. Si tratta di quella boschiva e umida che gli artificieri e la ditta Gap service hanno voluto preservare. «Naturalmente non sarà calpestabile. Costruiremo ponticelli e passerelle», ha garantito Variati. Resterà da sbloccare una questione formale, cioè il passaggio di proprietà del sito dal demanio al comune, sospeso in attesa appunto della bonifica. E a chi critica la scelta di palazzo Trissino di investire i quattrini nel parco anziché nella manutenzione della città, il sindaco ha replicato: "C'è chi parla tanto per parlare, senza essere informato. I soldi sono vincolati". Dalla Pozza infine ha assicurato che, nel corso dei lavori, «lo spostamento di camion e mezzi sarà minimo».

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