Inquinamento da Pfas, Di Maio:
«Disastro ambientale per 400mila»

Venerdì 8 Aprile 2016 di Luca Pozza
Inquinamento da Pfas, Di Maio: «Disastro ambientale per 400mila»

VICENZA - Un vasto inquinamento che mette a rischio la salute di quasi 400 mila residenti delle province di Vicenza, Padova, Verona e Rovigo. E' questo l'allarme lanciato stamane a Vicenza dal Movimento Cinque Stelle che ha formalizzato un esposto alla Procura della Repubblica del capoluogo berico, con lo scopo di individuare i responsabili dell’inquinamento da Pfas (sostanze perfluoro-alchiliche) "responsabili - secondo i firmatari dell'iniziativa - del disastro ambientale legato alla presenza delle sostanze perfluoroalchiliche in Veneto".
 


Prima dell'incontro con il procuratore, durante il quale è stato depositato l'esposto, i vertici del Movimento Cinque Stelle hanno incontrato i rappresentanti sindacali delle aziende coinvolte per poi tenere una conferenza stampa (che ha avuto luogo all'aperto, all'esterno del tribunale di Borgo Berga) in cui è stata sottolineata la necessità di bonifica dei siti inquinati e le ipotesi di risarcimento per il danno arrecato, ma soprattutto l'individuazione e la denuncia dei responsabili dell'inquinamento.
 

Presenti in Tribunale, oltre al parlamentare e vicepresidente della Camera, onorevole Luigi Di Maio, i senatori Enrico Cappelletti, Gianni Girotto e Giovanni Endrizzi, i deputati Marco Brugnerotto, Emanuele Cozzolino, e Marco Da Villa, i consiglieri regionali Jacopo Berti e Manuel Brusco e i rappresentanti dei comuni, tra cui Daniele Ferrarin per Vicenza, Roberto Castiglion e Flavio Zambon per Sarego (rispettivamente sindaco e assessore) e Sonia Perenzoni per Montecchio Maggiore. Di Maio ha parlato senza mezzi termini di disastro ambientale che riguarda quattro province, spiegando che solo a Sarego, comune dove amministra il M5S, sono stati chiusi 60 pozzi privati su 80 e dove tale inquinamento costa alle casse comunali oltre 1 milione di euro all'anno.

«Chi inquina deve pagare con la galera - ha precisato Di Maio - e per questo noi abbiamo presentato l'esposto alla Procura a Vicenza, che è stato possibile autotassandoci con gli stipendi dei nostri portavoce, dei consiglieri regionale e dei parlamentari». «Non è assolutamente in discussione la contrapposizione lavoro-salute - ha poi aggiunto il vicepresidente della Camera - noi vogliamo accertare chi sia colpevole di un disastro ambientale. Non ce l'abbiamo solo con chi inquina ma soprattutto con chi non li controlla, con chi alza i livelli di soglia di tollerabilità e con chi gira la faccia dall'altra parte per il solito ricatto occupazionale. Se questi lavoratori hanno un diritto, è quello al lavoro ma anche alla salute, perchè loro sono i primi esposti in queste fabbriche».

«Vogliamo andare sino in fondo - la promessa dell'on. Di Maio - per capire chi in tutti questi anni non ha fatto il proprio dovere. Alla fine non mi meraviglierei se grazie a questo esposto alla fine venisse coinvolto in un'inchiesta qualche burocrate o qualche politico».


 

Ultimo aggiornamento: 15:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA