VICENZA - «La nostra indignazione non va in vacanza: tutti al fresco». E' questo il titolo del "flash mob", organizzato questa mattina da Federcontribuenti a Vicenza, nella centralissima piazza Castello, davanti alla sede di Confindustria e all'imbocco del vicolo dove si trova il palazzo dove l'ex amministratore delegato di Veneto Banca Vincenzo Consoli è attualmente agli arresti domiciliari.
A partecipare alcune decine di persone, per buona parte azionisti della Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, che si sono rivolti a Federcontribuenti, a fianco di centinaia di cittadini alle prese con i crack delle due banche venete. Nell'occasione sono stati distribuiti coni gelato al prezzo simbolico di 20 azioni di Veneto Banca e i cui fondi saranno devoluti alla Caritas di Vicenza, che attualmente sta dando un importante supporto a tanti ex soci in difficoltà. Tra i numerosi cartelli esposti si poteva leggere «Risparmi di una vita rubati», «Vogliamo risposte» e «Migliaia di famiglie truffate».
«Con questa iniziativa - ha precisato il presidente nazionale di Federcontribuenti, il padovano Marco Paccagnella - vogliamo evidenziare quanto il patrimonio di sacrifici e risparmi di un'intera generazione di veneto si sia letteralmente squagliata. Ma con "tutti al fresco" auspichiamo che dopo Consoli altri personaggi delle due banche siano perseguiti dalla legge, come è giusto che sia».
«In questo momento - ha detto Marco Alberto Zanetti, direttore generale di Federcontribuenti, associazione per la quale è anche il delegato per il Nord-Est - le procedure urgenti riguardano le "azioni baciate". L'intenzione è quella di bloccare il pagamento delle rate dei mutui o dei prestiti ottenuti attraverso l'acquisizione di azioni».
Federcontribuenti sta preparando per fine settembre una proposta di emendamento alla prossima legge finanziaria che consegnerà, nel corso di un convegno in preparazione per fine settembre a Padova, a tutti i parlamentari veneti.
