Borgo Berga sul tavolo di Delrio,
M5s: «Scaduti permessi a costruire»
Ma l'assessore Zanetti: non è vero

Giovedì 17 Novembre 2016 di Roberto Cervellin
Per gli ambientalisti i lavori a Borgo Berga sono abusivi

VICENZA - «Il cantiere è abusivo e va sequestrato». Non c'è pace per Borgo Berga. Dopo gli esposti e le denunce di Legambiente, Italia nostra e comitato antibusi, ecco l'interrogazione parlamentare. Il caso dell'ex Cotorossi  - che oggi ospita tra l'altro il nuovo tribunale, un supermercato, appartamenti e uffici - finisce sul tavolo del ministro delle infrastrutture Graziano Delrio. Oggetto, le costruzioni realizzate a pochi passi dalla Rotonda e da villa Valmarana ai Nani, in un'area a rischio idrogeologico. Costruzioni in fase di completamento nonostante l'autorizzazione sia scaduta da 2 anni. A dirlo è il senatore dei 5 Stelle Enrico Cappelletti, il quale chiede a Delrio «di verificare la regolarità dei lavori e in particolare se esiste un permesso a costruire».
 

 

 «Qualora si riscontrassero anomalie, bisognerebbe procedere alla sospensione dei lavori», aggiunge. Pronta la risposta del comune: «Per avere chiarimenti, bastava rivolgersi a noi - precisa l'assessore alla semplificazione e innovazione Filippo Zanetti -. La cubatura attuale è sufficiente per ottenere le scie di completamento lavori, cioè le segnalazioni certificate di inizio attività. Non serve presentare una domanda di proroga, bastano le scie».

Insomma, per palazzo Trissino è tutto a posto. Ma per Paolo Crestanello del comitato antiabusi la situazione è più complessa. «Gli interventi erano scattati il 2 novembre 2011 - spiega - Sarebbero dovuti terminare il 2 novembre 2014. Da allora ciò che è stato fatto nei lotti B, C e D è abusivo perché privo di permesso. Le cosiddette scie riguardano solo opere minime come gli ascensori, non gli scheletri». Nel frattempo, prosegue Crestanello, sono stati ultimati due edifici sul lato del Bacchiglione e altri attendono di essere terminati. «Da parte dell'amministrazione  - rincara - ci sono gravi omissioni».

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