Prostituta e compagno taglieggiano
cliente: «Se rivuoi il telefono, paga»
Arrestati, pompieri smontano porta

Venerdì 11 Marzo 2016 di Luca Pozza
La coppia dei romani arrestato
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VICENZA - Ha adescato un ragazzo, poi con il compagno lo ha derubato e ricattato. Lei, Maria Brindusa, del 1989, e lui, Mihai Narcis Toropoc del 1985, romeni, sono stati arrestati in flagrante con l'accusa di estorsione continuata in concorso. L'uomo è in carcere a Vicenza, la donna a Montorio Veronese. Per stanarli però sono dovuti intervenire i vigili del fuoco, che hanno demolito la porta blindata del loro alloggio.

La donna, che già si prostituiva al Campiello, ora risiede in via Dian con il compagno, una laterale di via della Pace. E proprio sotto casa era anche ieri per svolgere il suo lavoro. Ha contrattato una prestazione con un vicentino di 21 anni, tecnico informatico, e lo ha fatto salire nel suo appartamento. Mentre i due consumavano la prestazione, è scattato il piano della coppia. Suona il campanello, è il marito, la donna va ad aprire e manda il ragazzo a nascondersi in bagno.
 


Ma per il vicentino la verità è subito chiara. Infatti i due romeni gli sequestrano il telefonino, del valore di 600 euro, e gli dicono che se vuole averlo indietro deve pagare, oltre ai soldi della prestazione, anche altri 150 euro. Il giovane così va al bancomat, accompagnato dalla prostituta e preleva i 150 euro. Ritorna e riceve in cambio il suo smartphone. All'uscita dal palazzo però trova i carabinieri e racconta tutto l'accaduto. Scatta così l'arresto, i carabinieri salgono ma trovano l'appartamento chiuso a tripla mandata: i due non vogliono uscire e restano asserragliati in casa dietro la loro porta blindata.
Arrivano allora i vigili del fuoco, che smontano la porta e a quel punto compaiono le manette.

Ultimo aggiornamento: 12 Marzo, 12:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA