Dal vescovo ai manager, "colonizzate" da vicentini le istituzioni a Rovigo

Giovedì 9 Marzo 2017 di Francesco Campi
Il vescovo Pierantonio Pavanello
ROVIGO - In principio furono i veneziani. Poi, tramontati i fasti della Serenissima, ad esercitare una notevole influenza sul Polesine è stata Padova, dando origine alla ben nota rivalità. Tanto che quando era stato ventilato lo smembramento della Provincia di Rovigo, i Comuni rivieraschi si erano detti pronti a giurare fedeltà a Ferrara, mentre nel Delta si guardava alla laguna veneziana.

In Alto Polesine, invece, le spinte centrifughe portavano dritte a Verona. E proprio la città di Giulietta ha esercitato, sotto la Giunta di Bruno Piva, un certo fascino sul capoluogo, con il famoso patto del caffè fra il primo cittadino di Rovigo e quello scaligero Flavio Tosi. Con l'avvento di Massimo Bergamin, invece, Padova, guidata dall'amico Massimo Bitonci, era tornata di moda. La Camera di Commercio però ha scelto la strada di Venezia per la sua fusione. E se la Cgil polesana è guidata da un veneziano come Fulvio dal Zio, Cisl e Uil si sono uniti con la federazione di Padova. La Uil di Padova e Rovigo, però, è attualmente guidata dal vicentino Riccardo Dal Lago.

E, a ben guardare, nel risiko rodigino delle province venete, negli ultimi tempi, sottotraccia, è proprio il capoluogo berico ad aver costruito una sorta di dominus sulla terra di mezzo tra Adige e Po. La pioniera si può dire sia stata Isi Coppola. Polesana d'adozione, è nata e cresciuta a Vicenza. Ora l'Ulss 5 Polesana è affidata alla direzione generale di Fernando Antonio Compostella, vicentino di Santorso, E sempre di Vicenza è anche il direttore del Genio civile rodigino, Giovanni Paolo Marchetti. A Vicenza si è rivolto anche Papa Francesco: alla diocesi di Adria-Rovigo ha chiamato il vescovo Pierantonio Pavanello, nativo di Bassano. E il Governatore Zaia ha scelto per commissariare l'Iras, l'avvocato Tiziana Stella, nata in Puglia, ma cresciuta e tuttora residente a Bassano.
Mercoledì il Consiglio regionale ha indicato i nuovi vertici di Sistemi Territoriali, struttura strategica per Rovigo sia per la rete idroviaria che per le ferrovie. In odore di nomina ad amministratore delegato, c'è il viceprocuratore ordinario Isabella Dotto. Di quale Procura? Di Bassano prima e di Vicenza poi, città dove ancora vive.
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