Movida fracassona a Mestre. "Guerra" tra residenti e commercianti in via Manin, plateatici "invadenti", musica e schiamazzi. Scattano le multe

Martedì 14 Maggio 2024 di Davide Tamiello
"Guerra" tra residenti e commercianti in via Manin, plateatici spostati e rumore oltre i limiti. Scattano le multe

MESTRE - Plateatici "spostati" e livelli di rumore oltre i limiti. Queste le violazioni che la polizia locale, nell'ultima settimana, ha contestato a tre attività di via Manin.

La sanzione più pesante è quella contestata al cocktail bar "Nudi e crudi" che, di fatto, ora dovrà chiudere per tre giorni. Multe da "cartellino giallo" invece per altre due locali della stessa via: i bar non dovranno chiudere ma al prossimo verbale saranno costretti ad abbassare (temporaneamente) le serrande anche loro. È l'effetto della guerra tra residenti e commercianti: i primi protestano, chiamano le autorità e i secondi (che, però, evidentemente sgarrano) vengono multati. I problemi, qui, sono fondamentalmente due: da una parte ci sono i livelli di rumore, appunto. I proprietari potranno impugnare il provvedimento, ma dovranno dimostrare di essere rimasti entro i limiti. Il secondo inghippo è quello legato al plateatico: via Manin, anche se non sembra visto che è quasi totalmente pedonale, è pur sempre una strada. Quando, dunque, tavolini e sedie superano il confine e finiscono sulla carreggiata, scatta la sanzione.

IL PROVVEDIMENTO

Nel frattempo, il Comune sta per varare il bis dell'ordinanza "anti Movida fracassona" dell'anno scorso. Ovviamente interesserà il centro storico, ma verrà applicata anche a Mestre, in particolare nella zona di via Palazzo, via Verdi, via Manin e Riviera XX Settembre. Per i pubblici esercizi l'apertura sarà quindi limitata dalle 6 del mattino alle 2 di notte, con la cessazione della mescita entro l'1.30 e l'obbligo, dopo le 23, di «dedicare del personale a supervisionare il plateatico stesso per garantire tranquillità e sicurezza e cessare, sia all'interno che all'esterno del locale, qualsiasi trattenimento o musica che possa arrecare disturbo». Secondo caso quello delle attività artigianali di prodotti di gastronomia (gelaterie escluse), quindi soprattutto pizzerie e kebab, per cui la chiusura è fissata alle 23. Terza e ultima fattispecie, quella dei distributori automatici di alimenti e bevande, problema più sentito in terraferma, la cui attività verrà limitata tra le 6 e le 20. «Abbiamo deciso di replicarla - spiega l'assessore al Commercio Sebastiano Costalonga - perché l'anno scorso ha dato sicuramente ottimi risultati. Siamo ai dettagli, poi la presenteremo al sindaco». Il controllo delle attività commerciali è un capitolo piuttosto corposo del lavoro della polizia locale: nel 2023, i vigili hanno staccato 1.400 verbali e notificato 165 provvedimenti di chiusura. «Su via Manin però - aggiunge Costalonga - vorrei che non passasse una visione distorta. È una strada rinata grazie alle attività, bella e piena di gente che ha solo voglia di stare insieme. Giustamente si deve controllare che le regole vengano rispettate, ma non parliamo di degrado: le zone a rischio sono altre».

Ultimo aggiornamento: 15 Maggio, 10:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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