SCHIO/AMATRICE – (v.b.) C’è uno scledense d’adozione tra i feriti lievi del terremoto nel Lazio: è Angelo Catena, 59 anni, professore di matematica al liceo scientifico Tron che mercoledì notte si trovava nella sua casa d’origine di Amatrice, assieme al fratello Gianluigi. Un rientro in famiglia per le ferie estive che si è concluso in modo drammatico, che poteva costare la vita ad Angelo e Gianluigi Catena che alla prima scossa delle 3,36 sono riusciti a balzare dal letto per uscire in strada prima che la casa si spezzasse in due per inghiottire tra le macerie valori e ricordi.
Gianluigi è rimasto illeso, anche allo “scledense” Angelo è andata bene: è stato ricoverato all’ospedale di L’Aquila per contusioni al torace. A raccontare su facebook i drammatici fatti è il fratello Gianluigi con un post delle 13.02 del 24 agosto. «Scrivo per dirvi che l'abbiamo scampata. Io e mio fratello eravamo ad Amatrice e nonostante la casa si sia aperta in due stiamo bene. Ora mio fratello Angelo lo stanno visitando in pronto soccorso a L'Aquila perchè ha dolore a un fianco e qualche escoriazione. Mia madre, per fortuna, si trova a Grottamare da domenica scorsa». Anche la figlia Alice rassicura amici e parenti con un post delle 11.27 sempre del 24 agosto. «Papà Angelo è stato portato all'ospedale di L'Aquila per essere visitato perché ha delle costole rotte. Non ha più il telefono per chi stesse cercando di contattarlo, è andato perso nel terremoto...». A Schio sono in molti ad attendere Angelo Catena, per abbracciarlo al suo rientro in città per prendere posto nella sua cattedra al liceo Tron e riprendere la vita di tutti i giorni.
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