Arrivano 15 donne richiedenti asilo,
alloggio in un immobile di Angarano
Tra integrazione e nuove polemiche

Giovedì 1 Settembre 2016 di Elena Ferrarese
Arrivano 15 donne richiedenti asilo, alloggio in un immobile di Angarano Tra integrazione e nuove polemiche

BASSANO - 15 nuovi richiedenti asilo troveranno presto casa a Bassano. Tutte donne. Questa volta, a differenza di quanto è successo l’ultima volta a San Vito, il sindaco Riccardo Poletto è stato preventivamente avvisato. La notizia è giunta in municipio dalla Prefettura di Vicenza dopo la richiesta di un privato di mettere a disposizione il proprio immobile sito nel quartiere Angarano, in via Santissima Trinità, di fronte all’Istituto Canossiano.

Il titolare dell’edificio ha scelto, come succede di norma, anche la cooperativa che gestirà i nuovi arrivati: si tratta della Cosep di Padova, che ha una storia di oltre trent’anni in questo campo e che organizzerà la convivenza non come appartamento autogestito, ma come una vera e propria comunità, con un educatore presente e disponibile 24 ore su 24.

«Non sappiamo ancora quando arriveranno - spiega Poletto - anche perché servirà sicuramente qualche settimana per la verifica, il controllo e il recupero dell’immobile. Noi abbiamo fatto presente che Bassano ha un tipo di accoglienza particolare, che è quello dell’accoglienza diffusa, che prevede il coinvolgimento dei richiedenti asilo in lavori di volontariato di pubblica utilità che li possano integrare il più possibile nel territorio e renderli parte attiva della comunità. Iniziative alle quali i nuovi arrivati hanno risposto in modo molto positivo. Però finora abbiamo ospitato solo uomini africani di età compresa tra i 18 e i 25 (una quarantina, divisi in più quartieri). Sotto nostro sollecito, allora, la Prefettura porterà ad Angarano solo donne, eventualmente con figli, per un totale di 15 persone, il massimo che l’immobile potrà ospitare per vivere in condizioni dignitose». 

«Un buon esempio d’integrazione - aggiunge l’Assessore Erica Bertoncello - è quello del quartiere Ca’ Baroncello, dove i richiedenti asilo hanno contribuito a ridipingere le giostrine del parco giochi. E ottimi segnali ci sono anche in centro storico, Quartiere Firenze e San Fortunato. Al parco Ragazzi del ‘99, ad esempio, si vedono giocare assieme ai residenti». «Non si può però chiedere accoglienza - continua Poletto - soltanto ai comuni che già lo fanno: bisogna assolutamente insistere anche con i diversi comuni di Vicenza che ancora non hanno nemmeno un richiedente asilo. Su questo, come amministrazione, mettiamo un freno».

Non ha preso bene la notizia la capogruppo consiliare della Lega Nord Tamara Bizzotto che ha contestato con una nota la presa di posizione del sindaco e che parla di arrivo di «altri 15 clandestini/e». «Poletto a marzo ha dichiarato che non si sarebbe superato il numero di 2 ogni 1000 abitanti, dimenticando che a luglio 2015 si era impegnato in consiglio a limitare l'accoglienza entro l'ordine di grandezza già esistente in città, 33 persone, poi ampiamente superato...  Ora ci comunica che quel numero viene raggiunto con l'arrivo di questi/e 15. E ora? - si chiede la consigliera - cosa farà? Salirà sulle barricate per impedire l'arrivo di nuovi richiedenti asilo? Comincerà finalmente ad opporsi al diktat della Prefettura? Si unirà alla protesta di altri sindaci come ad esempiop Variati, suo faro guida?».

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